Alcoa fa lo sgambetto a Rusal e chiede di vietare l’alluminio russo
La multinazionale dell’alluminio americano sta facendo di tutto per convincere l’amministrazione Biden a vietare le importazione di alluminio russo.
La multinazionale dell’alluminio americano sta facendo di tutto per convincere l’amministrazione Biden a vietare le importazione di alluminio russo.
I prezzi dell’alluminio salgono improvvisamente del 7% dopo le indiscrezioni sulla volontà americana di vietare le forniture di metalli russi.
Un possibile divieto di forniture russe nei magazzini LME sarebbe un evento catastrofico per il settore mondiale dei metalli. Ecco cosa sembra probabile possa succedere in meno di un mese…
Anche se le quotazioni LME dell’alluminio stanno crescendo, la domanda è in calo e il quadro globale sempre più cupo. Lo confermano anche i premi per la consegna fisica che continuano a scendere.
Le quotazioni dell’alluminio scendono dopo il picco record di giovedì innescato dai timori di un divieto LME contro i metalli russi.
La crisi della domanda sembra stia prevalendo sulla crisi dell’offerta. Di conseguenza, gli analisti credono che qualsiasi rialzo dei prezzi sia al momento insostenibile.
Mentre la domanda cala e la crisi energetica avanza, Norsk Hydro chiude la produzione in altri 2 stabilimenti di alluminio primario in Norvegia.
Le forniture globali di alluminio soffrono per gli arresti produttivi di molte fonderie in Europa. La Cina, al contrario, sta producendo a livelli record.
Il settore dell’alluminio in Europa avrà un inverno difficile e nessuno ha un’idea di quello che potrà davvero succedere.
La Commissione Europea ha presentato un piano di emergenza per la crisi energetica. Il piano include una nuova tassa e un quadro sul tetto massimo dei prezzi dell’energia.
Mentre alcuni consumatori hanno scelto di evitare l’alluminio della Rusal, la maggioranza compra approfittando di sconti vantaggiosi.
Gli effetti della crisi energetica nel settore dell’alluminio produrranno conseguenze negative a lungo termine in tutta l’Unione Europea.
Crescono in tutta Europa le preoccupazioni che le interruzioni alla produzione di alluminio per i prezzi troppo alti dell’energia provocheranno carenza di metallo.
Nonostante la guerra in Ucraina, Unione Europea e Stati Uniti hanno aumentato l’acquisto di metalli industriali (soprattutto alluminio e nichel) dalla Russia.
Questa settimane c’è stato il più grande aumento da febbraio delle scorte di alluminio LME. Cosa sta succedendo alla borsa di Londra?
Aldel ha dichiarato che sta mettendo fuori servizio la capacità rimanente nella sua fonderia di Farmsum, in Olanda. La causa? La continua crescita dei costi dell’energia.
Una delle più importanti agenzie di credit rating del mondo è molto pessimista sulla crescita globale. Ma i prezzi dei metalli industriali non crolleranno.
Nel bel mezzo di una crisi dell’offerta e una prevista crisi della domanda di alluminio, qualche analista azzarda delle previsioni per i prossimi anni.
I timori di una recessione incombente non stanno deprimendo i prezzi delle leghe di alluminio a causa dei timori per gli effetti della crisi energetica sull’offerta.
Le fonderie di alluminio europee hanno ridotto la produzione con l’intensificarsi della crisi energetica. Ecco il quadro completo dei tagli…
La guerra in Ucraina ha messo in luce la grande dipendenza dell’Europa dal gas russo e da molte materie prime come l’alluminio, fondamentale per il tessuto industriale europeo.
A luglio, la produzione di alluminio cinese è aumentata del 5,6%. È una crescita in atto da mesi, grazie all’allentamento delle restrizioni energetiche.
L’ulteriore aumento dei costi del gas e dell’elettricità atteso nei prossimi mesi, che porterà alla chiusura di altre fonderie, non ha ancora prodotto rialzi dei prezzi di alluminio e zinco.
Per l’alluminio europeo i prossimi mesi potrebbero essere drammatici. Ma, come sempre succede in economia, i dolori di qualcuno sono le gioie di qualcun altro.
I protagonisti globali del mercato dell’alluminio hanno dimensioni gigantesche, con fatturati e capitalizzazione enormi.
In Europa, ci saranno grossi problemi di approvvigionamento di alluminio primario, nonostante le previsioni di una domanda globale in disfacimento.
Il gigante dell’alluminio americano ha sottolineato le difficoltà in cui si trovano molti produttori di alluminio in tutto il mondo. Comunque, Alcoa è riuscita a sorprendere positivamente gli azionisti con utili trimestrali al di sopra delle aspettative.
I produttori di alluminio lanciano un allarme: i margini si stanno riducendo drasticamente a seguito del crollo delle quotazioni.
La produzione globale di alluminio primario registra una crescita del 3% su base trimestrale. Ancora più interessante l’andamento delle importazioni cinesi, che sono crollate.
In Slovacchia l’unico produttore di alluminio chiude la produzione e licenzia centinaia di lavoratori. La chiusura potrebbe essere definitiva.