L’alluminio resta forte, ringraziando i dazi e le sanzioni americane
Continua il buon momento per l’alluminio, mentre i dazi e le sanzioni statunitensi contribuiscono a spingere ulteriormente i prezzi verso l’alto.
Continua il buon momento per l’alluminio, mentre i dazi e le sanzioni statunitensi contribuiscono a spingere ulteriormente i prezzi verso l’alto.
Incertezze e trattative circa l’esenzione dai dazi USA per l’Europa sono arrivate al termine. La guerra commerciale è cominciata con i dazi americani su acciaio e alluminio. Come reagirà l’Unione Europea?
L’allumina sta mettendo sotto pressione tutti i prodotti a valle. La speranza per chi opera sul mercato dell’alluminio è che la situazione si stabilizzi al più presto.
Alcoa e Rio Tinto annunciano un nuovo processo per produrre alluminio senza emissioni di anidride carbonica.
I consumatori di alluminio in tutto il mondo si stanno facendo tutti le stesse domande. Dove arriveranno i prezzi? Sono troppo alti per comprare?
Sia a Londra che a Shanghai i prezzi dell’alluminio scendono. Ma, nonostante due mesi di ribassi, il mercato degli orsi non è ancora arrivato e i prezzi potrebbero presto ripartire verso l’alto.
Chi ha comprato alluminio è comprensibilmente preoccupato per l’andamento dei prezzi che, dai massimi toccati ai primi di gennaio, sono scesi di circa il 9%.
È ufficiale: gli Stati Uniti impongono il 10% di dazio sull’alluminio e il 25% sull’acciaio, ma con l’esenzione del Canada e del Messico.
Donald Trump ha dichiarato che, la prossima settimana, l’amministrazione americana introdurrà nuovi dazi per l’acciaio e l’alluminio, compreso quello importato dall’Europa.
I prezzi dell’alluminio non riescono a tenere il passo con quelli degli altri metalli industriali. Ecco perchè…
Quando soltanto l’imperatore più potente del mondo poteva permettersi di possedere pochi grammi di alluminio, nessuno avrebbe potuto immaginare la sua diffusione a macchia d’olio in tutto il mondo.
Il 2017 è stato denso di piacevoli sorprese per l’alluminio, con i prezzi che chiudono l’anno sui massimi. Ma cosa ci aspetta per il 2018? Ecco il parere di alcuni esperti…
Il governo di Pechino ha stretto le maglie sull’inquinamento, obbligando molti impianti a fermare la produzione. E i produttori di alluminio reagiscono trasferendo la produzione altrove, ma con serie conseguenze per tutto il mercato dell’alluminio primario.
Prima di buttare il vostro vecchio router Wi-Fi, leggete questo semplice trucco escogitato dagli scienziati del Dartmouth College per migliorare il segnale di un qualsiasi Wi-Fi domestico…
Il paese vuole espandere la propria capacità produttiva di alluminio, anche grazie a significativi aiuti da parte della Cina.
Chiusura degli smelters e paura di carenza negli approvvigionamenti sono il carburante dell’impennata dei prezzi dell’alluminio, nonostante la capacità produttiva in Cina abbia raggiunto livelli molto alti.
Il prezzo dell’alluminio è destinato a scendere sotto i 1.800 dollari questo anno. La causa? Il riavvio di molti impianti e alcuni nuovi smelters…
I tori sul mercato dell’alluminio potrebbero presto battere in ritirata. Secondo gli analisti tecnici, la linea della verità è a 1.865 dollari.
I mercati si aspettano molto dai tagli alla produzione in Cina, trascurando del tutto i nuovi super-impianti in arrivo.
Quali sono i fattori chiave che stanno muovendo il mercato dell’alluminio e quali sono le società quotate più promettenti per un investitore?
Giugno non sembra sarà un buon mese per il mercato delle commodities, in particolare per quello dei metalli. È la fine del trend rialzista?
Il litigio tra Arabia Saudita e Qatar potrebbe avere serie conseguenze anche per l’Italia, secondo importatore europeo di gas naturale liquefatto.
Nella attività di tutti i giorni di chi fa il commerciante di alluminio è frequente ricevere telefonate del seguente tenore…
La potente banca d’investimento prevede altri rialzi sull’alluminio, grazie soprattutto alle riforme in atto sul mercato cinese.
Il paese è alle prese con la crescita del PIL che, fino ad ora, ha portato anche all’aumento dell’inquinamento atmosferico.
La forte ripresa delle materie prime in tutto il mondo è un buon segno per l’economia, anche se per molte aziende ciò significa una significativa erosione dei margini.
I rottami di alluminio consentono di risparmiare il 95% dell’energia necessaria per produrre alluminio primario. Ecco perchè i paesi esportatori sono così importanti…
I prezzi dell’alluminio sono aumentati di circa il 15% dall’inizio dell’anno. La decisione cinese di fare qualcosa contro il drammatico inquinamento del paese spinge la crescita del metallo.
La Cina, nel 2016, è stata il primo produttore di alluminio del mondo, producendo la bellezza di 31 milioni di tonnellate di metallo.
La Rusal, il gigante dell’alluminio russo, propone un’OPEC dell’alluminio per provare a contenere la produzione cinese.