I prezzi dell’alluminio soffrono per la debole domanda in Cina e per il rapido aumento delle scorte nei magazzini di borsa. Tutto ciò ha fatto scendere le quotazioni del metallo al minimo di cinque settimane.
Le scorte di alluminio nei magazzini del London Metal Exchange (LME) sono salite a 602.150 tonnellate dalle 375.950 tonnellate di metà gennaio. In Cina, le scorte nei magazzini dello Shanghai Futures Exchange (SHFE) sono arrivate a 268.984 tonnellate, contro le 95.881 tonnellate del 30 dicembre.
A gennaio la speculazione aveva scommesso al rialzo
Le quotazioni dell’alluminio LME sono arrivate a 2.410 dollari a tonnellata, molto vicine ai minimi di 2.387 dollari toccati il 9 gennaio di quest’anno.
Lo scorso mese, un po’ tutti i metalli industriali erano aumentati, con l’alluminio che aveva raggiunto il massimo di sette mesi (2.679,50 dollari), mentre gli speculatori scommettevano che la crescita della Cina, il principale consumatore di metalli nel mondo, si sarebbe ripresa dal crollo dello scorso anno.
Ma i fondamentali dell’alluminio rimangono forti
Per il momento, queste aspettative sono andate deluse, con la domanda cinese che rimane debole e il metallo che si riversa in grandi quantità nei magazzini di borsa (ma le scorte sono ancora ben al di sotto della media a lungo termine). Inoltre, secondo JPMorgan, l’ondata di investimenti speculativi è rallentata, con 2,3 miliardi di dollari che hanno lasciato i mercati dei metalli di base la scorsa settimana.
Anche i timori che saranno necessari tassi di interesse più elevati continuano a mettere sotto pressione i mercati dei metalli (oltre a quelli azionari). Infatti, tassi di interesse americani più alti portano ad un rafforzamento del dollaro, rendendo i metalli prezzati in dollari più costosi per molti acquirenti.
Tuttavia, come sostengono anche gli analisti di WisdomTree, i fondamentali dell’alluminio rimangono forti e la domanda della Cina dovrebbe crescere nel corso di quest’anno. Inoltre, la produzione di metallo in Cina si sta contraendo. Tutti elementi che fanno pensare ad un prossimo rialzo dei prezzi.
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