La russa Rusal, il più grande produttore di alluminio al di fuori della Cina, ha aumentato il suo utile netto del primo semestre del 42%. Il fattore decisivo per questa buona performance è stata la riduzioni dei costi che hanno compensato un calo delle vendite e dei prezzi.
Secondo un’analisi della società stessa, il semestre è stato caratterizzato dall’incertezza economica globale, dalla debole domanda, dal peggioramento delle condizioni di mercato e dalle nuove restrizioni imposte al metallo russo. In queste condizioni le prestazioni operative e finanziarie dell’azienda sono sotto pressione.
Secondo Reuters, le vendite di Rusal nel primo semestre sono diminuite del 2,9% (1,879 milioni di tonnellate), mentre la produzione è aumentata del 2,3% (1,957 milioni di tonnellate). Le consegne in Cina hanno invece raggiunto un livello record e il gigante asiatico è diventato il mercato più grande per la Rusal dopo la Russia.
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