Le risorse naturali della Palestina: petrolio e gas naturale
Una panoramica delle risorse naturali e del loro potenziale economico in uno dei territori più travagliati del Medio Oriente.
Una panoramica delle risorse naturali e del loro potenziale economico in uno dei territori più travagliati del Medio Oriente.
Un nuovo report dell’Economist Intelligence Unit mostra che il consumo globale di energia aumenterà dell’1,8% nel 2024, con i combustibili fossili a livelli record.
Tutti sanno che il gas naturale è un combustibile energetico essenziale per l’economia globale. Ma quali paesi sono i leader nella produzione mondiale?
La volatilità dei prezzi del gas naturale in Europa è salita ai massimi in quasi otto mesi. Ecco quali sono i motivi…
I prezzi di riferimento del gas naturale europeo hanno toccato il minimo di 21 mesi la scorsa settimana. Anche i prezzi spot del GNL in Asia settentrionale sono crollati.
Gli esperti dicono che la crisi energetica in Europa si aggraverà tra un paio di mesi, con i prezzi del gas che potrebbero più che raddoppiare.
Gli ultimi dati disponibili mostrano come l’Europa abbia acquistato il 30% in più di GNL russo, con la Spagna che arriva addirittura all’84% in più.
La Russia prevede di mettere fuori servizio i gasdotti Nord Stream sabotati lo scorso settembre in circostanze per il momento inspiegate.
I contratti futures europei sul gas naturale (TTF) suggeriscono che la crisi energetica europea sia tutt’altro che finita.
Secondo Bloomberg, l’Europa ricomincerà ad acquistare gas russo per mantenere le sue industrie competitive su scala globale.
Mentre l’inflazione sta mettendo sotto pressione l’economia europea, i prezzi più bassi del gas sono di grande sollievo.
La crisi del gas in Europa è lontana dal terminare. Il prossimo anno sarà ancora difficile per i prezzi del gas naturale, a meno che la recessione riesca ad alleviare la crisi energetica.
La domanda di gas naturale in Europa a novembre è diminuita di quasi un quarto rispetto alla media quinquennale del mese.
L’amministratore delegato di ENI, Claudio Descalzi, nel corso dell’evento “Lombardia 2030” è stato chiaro: l’Italia dovrebbe dotarsi di altri 4 rigassificatori.
Il GNL statunitense è più costoso del gas proveniente dalla Russia. Non dovrebbe essere una sorpresa, ma i politici europei accusano gli Stati Uniti di approfittarsene della situazione. Ma nulla è come sembra…
La produzione italiana di gas naturale è ai minimi storici. Ma quali sono le regioni che contribuiscono maggiormente?
Il Wall Street Journal ha scoperto che l’Europa sta comprando grandi quantità di GNL russo, nonostante le dichiarazioni ufficiali di volere abbandonare il gas russo.
Il clima mite e le grandi quantità di gas in deposito hanno contribuito a ridurre i prezzi, ma nessuno si illude che la crisi energetica stia allentando la presa…
L’Europa sta importando livelli record di gas naturale liquefatto nel tentativo di svezzarsi dall’energia russa e sopravvivere a quest’inverno.
L’Europa dovrà far fronte alla crisi del gas e alla deindustrializzazione fuori controllo almeno fino al 2025.
L’Unione Europea credeva che il taglio delle esportazioni di gas russe avrebbe costretto Putin a chiudere parte della produzione di gas naturale o a bruciarlo.
Mentre l’Unione Europea sta pensando di imporre un tetto al prezzo del gas russo, i ricavi di Gazprom corrono e, quest’anno, raggiungeranno i 100 miliardi di dollari.
La Bulgaria si prepara a riprendere l’acquisto di gas naturale dalla russa Gazprom. Secondo il governo bulgaro è un passo inevitabile, in quanto non ci sono alternative.
I prezzi del gas sono arrivati a 300 euro per megawattora. Nel frattempo, le contraddizioni e i paradossi in seno all’Europa diventano sempre più evidenti.
L’inflazione energetica in Germania è molto più drammatica che altrove. Il sistema industriale tedesco dovrà ripensare completamente la produzione in Europa.
Il prezzo del gas ha aperto la giornata del 16 agosto a 230 euro/MWh, mentre anche i traders si dichiarano sbalorditi.
I politici europei stanno cominciando a preparare la popolazione per un inverno doloroso. Ecco quello che ci attende e quali sono gli scenari peggiori…
Dal 10 giugno, il prezzo del gas presso l’hub olandese TTF, il punto di riferimento per l’Europa, è aumentato del 55%.
Le sanzioni occidentali hanno bloccato i pezzi di ricambio per il gasdotto che rifornisce l’Europa proprio mentre si stanno cercando di riempire i depositi di gas per l’inverno. Italia e Germania tra i paesi maggiormente penalizzati.
Gazprom ha limitato la fornitura di gas naturale alla Germania attraverso il gasdotto Nord Stream del 40%, per motivi tecnici.