Mosca mette in naftalina il Nord Stream. È la fine del gas low-cost

La Russia prevede di mettere fuori servizio i gasdotti Nord Stream sabotati lo scorso settembre in circostanze per il momento inspiegate.

Per l’Europa è arrivato il momento di dire addio al gas naturale che arrivava dalla Russia tramite gasdotti e a prezzi molto bassi. Mosca ha infatti in programma di mettere fuori servizio i gasdotti Nord Stream danneggiati dai sabotaggi dello scorso autunno.

I gasdotti Nord Stream (1 e 2) sono stati fatti esplodere a fine settembre in circostanze ancora inspiegate.

Due gasdotti vitali per la Germania

Il Nord Stream 1 trasportava il gas dalla Russia alla Germania attraverso il Mar Baltico, mentre il Nord Stream 2 non è mai stato messo in funzione dopo che la Germania ha sospeso il processo di certificazione a seguito dello scoppio della guerra in Ucraina. La Russia, da parte sua, ha chiuso a tempo indeterminato il Nord Stream 1 all’inizio di settembre, sostenendo di non essere in grado di riparare le turbine a causa delle sanzioni occidentali.

Secondo il colosso energetico tedesco Uniper, il principale cliente tedesco di gas russo, i gasdotti avrebbero potuto essere riparati entro un anno, ma non è mai stato chiaro se la Germania avesse l’intenzione di farlo.

Per il giornalista americano Seymour Hersh, sono gli Stati Uniti i responsabili delle esplosioni dei gasdotti

Sono state fatte varie indagini sui sabotaggi del Nord Stream, mentre la Russia continua a sostenere che i servizi di intelligence occidentali “nascondono qualcosa“. Secondo il Ministero degli Esteri russo, il rifiuto della Svezia di condividere informazioni sul sabotaggio del Nord Stream è sconcertante e tenere riservati i risultati dell’indagine significa che “le autorità svedesi nascondono qualcosa“.

Il mese scorso, la Russia ha chiesto un’indagine internazionale sui sabotaggi del Nord Stream dopo che un giornalista investigativo statunitense, Seymour Hersh, ha scritto che dietro le esplosioni dei gasdotti ci sono gli Stati Uniti. Seymour Hersh, vincitore di un Premio Pulitzer per le sue numerose inchieste giornalistiche in ambito militare, ha scritto chiaramente che gli Stati Uniti hanno piazzato esplosivi sul fondo del Mar Baltico per far saltare in aria i gasdotti.

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