I premi dell’alluminio USA a livelli record. Rischio contagio per l’Europa?
I premi sull’alluminio negli Stati Uniti hanno raggiunto livelli mai visti prima, costringendo gli acquirenti a pagare 4.792 dollari per una tonnellata di metallo.
I premi sull’alluminio negli Stati Uniti hanno raggiunto livelli mai visti prima, costringendo gli acquirenti a pagare 4.792 dollari per una tonnellata di metallo.
L’alluminio ha raggiunto il prezzo più alto da maggio 2022 (2.920 dollari per tonnellata), estendendo un rally basato sulla contrazione …
Non fa rumore come il rame né gode dell’aura strategica delle terre rare, ma è il metallo che oggi tiene il mondo in bilico tra carenze di offerta e dipendenza dalla Cina.
I prezzi europei dei coils d’acciaio laminati a freddo (CRC) hanno registrato una recente salita, spinti al rialzo dal cambiamento …
I prezzi dell’alluminio hanno raggiunto i massimi da tre anni, mentre le restrizioni cinesi, i costi energetici europei e la domanda “verde” stanno ridefinendo gli equilibri globali del settore.
Dopo aver costruito un impero che va dall’oro ai fosfati, Maaden punta ora a raddoppiare la produzione di alluminio e a triplicare l’esplorazione mineraria.
Dopo anni all’ombra del rame, l’alluminio torna protagonista grazie alla transizione energetica e alla potenziale esplosione della domanda nei settori più innovativi dell’economia globale.
L’Europa produce l’alluminio più pulito del mondo, ma anche il più costoso. Ma per quali motivi costa tanto produrre nel Vecchio Continente?
L’alluminio ha superato i 2.700 dollari, ai massimi da sei mesi. Tuttavia, la debolezza dell’economia cinese potrebbe mantenere i prezzi in un intervallo stabile nel breve termine.
Nonostante l’aumento dei costi energetici e il calo delle esportazioni, il settore svizzero dell’alluminio mostra resilienza grazie anche al sostegno pubblico.
C’è grande preoccupazione tra istituzioni e sindacati per la crisi della Metalba Aluminium di Longarone, provocata dagli interventi ambientali e …
Mercuria ha scosso il mercato globale dell’alluminio, controllando fino al 90% delle scorte LME e distorcendo prezzi e forniture. Ormai i trader utilizzano i depositi di metallo come strumenti di manovra finanziaria.
La corsa all’alluminio, alimentata da veicoli elettrici e dal settore delle costruzioni, consolida la bauxite come una delle principali forze di crescita del trasporto marittimo globale.
Citi ritiene che l’attuale prezzo dell’alluminio intorno ai 2.500 dollari a tonnellata potrebbe portare a un deficit significativo e insostenibile sul mercato nei prossimi cinque anni.
Dopo decenni di surplus, il mercato dell’alluminio si avvia verso una crisi di segno opposto: scarsità strutturale di metallo.
I prezzi dell’alluminio LME sono in salita, chiudendo ieri ben al di sopra dei 2.700 dollari per tonnellata, il livello …
L’industria europea dell’alluminio chiede a Bruxelles di introdurre dazi sulle esportazioni di rottami, sempre più attratti dai mercati asiatici. I riciclatori si oppongono denunciando carenze di domanda interna.
Una recente analisi di mercato indica che il mercato delle lattine per alimenti e bevande, incluse quelle di alluminio, crescerà costantemente.
Le preoccupazioni relative ai costi e alla disponibilità di rame hanno accelerato la sostituzione con l’alluminio nei sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria.
Bruxelles sta valutando una stretta sulle esportazioni di rottami di alluminio per garantire alle fonderie europee un accesso più facile a materie prime sempre più scarse e costose.
L’aumento delle scorte LME e i dazi USA spingono i prezzi al ribasso, mentre domanda trainata dalle energie rinnovabili e la scarsità di rottami in Europa creano squilibri che mettono a rischio la stabilità del settore.
I dazi di Trump hanno spinto i rottami verso gli USA, lasciando gli impianti europei senza materia prima. Bruxelles prepara misure straordinarie per evitare il collasso di un settore strategico per la transizione verde.
Il lungo braccio di ferro sulle scorte LME di alluminio sta perdendo forza. Dopo mesi di movimentazioni nei magazzini di borsa, i volumi si sono ridotti e la capacità di stoccaggio è in calo.
I produttori europei di alluminio devono affrontare una triplice sfida: le importazioni cinesi a basso costo, l’aumento dei dazi USA e la capacità delle Big Tech di pagare prezzi elevati per l’energia.
Dopo quasi mezzo secolo di declino della metallurgia statunitense, Trump vuole recuperare le industrie strategiche perdute.
Anche se i prezzi dell’alluminio hanno raggiunto i massimi da 4 mesi, tra dazi, tensioni geopolitiche e nuove strategie industriali, il mercato resta instabile e fortemente esposto a cambiamenti improvvisi.
Nel primo semestre del 2025, la produzione mondiale di alluminio primario ha registrato una crescita moderata nonostante numerosi problemi.
AMAG Austria Metall AG, colosso dell’alluminio austriaco, registra un crollo del 64% dell’utile netto a causa dei dazi statunitensi, saliti al 50%.
La soluzione alla debole domanda globale di billette potrebbe essere l’alluminio liquido, più rapido da consegnare, meno energivoro e più flessibile.
Nel 2025 il mercato globale dell’alluminio mostra segnali contrastanti. Mentre i premi statunitensi volano, quelli europei crollano.