Forse ripartirà la produzione di alluminio in Sardegna
La Sider Alloys farà ripartire l’unico impianto per la produzione di alluminio esistente in Italia. Era stato fermato e messo in vendita dalla Alcoa.
La Sider Alloys farà ripartire l’unico impianto per la produzione di alluminio esistente in Italia. Era stato fermato e messo in vendita dalla Alcoa.
Ormai sono mesi che i prezzi dell’alluminio oscillano di circa 50 dollari per tonnellata intorno alla media dei 1.900 dollari.
Come se la caverà l’alluminio nel 2019? Abbiamo raccolto tutte le opinioni degli esperti di mercato per il prossimo anno ed ecco quello che pensano…
La notizia che la Rusal scampa un’altra volta dalle sanzioni americane, affonda i prezzi dell’alluminio a livelli che non si vedevano da molti mesi.
Ancora una volta, le sanzioni americane contro l’alluminio russo sono state rimandate, con un immediato effetto deprimente sui prezzi dell’alluminio.
Il prossimo anno, il mercato mondiale dell’alluminio sarà in deficit, anche se la domanda sarà un po’ inferiore di quanto non fosse fino ad ora.
Nel mondo, quasi tutti i metalli sono in deficit, ma i prezzi continuano a scendere. Come è possibile? Ecco come la mancanza di appetito degli investitori può deprimere il mercato…
Una storia pubblicata dal New York Time ha portato in primo piano la vicenda di Olig Deripaska e della Rusal, uno dei più grandi produttori di alluminio del mondo.
La carenza di allumina potrebbe essere un terremoto per il mercato dell’alluminio, con un grosso effetto rialzista sui prezzi del metallo primario.
Contrariamente ai proclami polici, i nuovi dazi sull’alluminio cinese sembra stiano avvantaggiando la Cina, che rimane uno dei maggiori partner commerciali americani.
I prezzi in discesa dell’alluminio non sono sostenuti da grossi volumi di scambi e, soprattutto, quando arrivano a 2.000 dollari, rimbalzano. Ma ecco cosa prevedono gli esperti…
Il prezzi dell’alluminio potrebbero sembrare incamminati sulla strada del ribasso. Ma per gli esperti ricordano di “non vendere la pelle dell’orso prima di averlo ucciso”.
“America First”. Lo slogan di Trump si sta avverando per i consumatori di birra statunitensi. Sono infatti tra i primi a pagare le conseguenze dei nuovi dazi sull’alluminio.
Per gli americani, la promessa di più posti di lavoro nel settore dell’alluminio, è assai probabile che non possa concretizzarsi. Quel che è certo è che i consumatori americani stanno pagando più caro l’alluminio che consumano.
Continua il buon momento per l’alluminio, mentre i dazi e le sanzioni statunitensi contribuiscono a spingere ulteriormente i prezzi verso l’alto.
Incertezze e trattative circa l’esenzione dai dazi USA per l’Europa sono arrivate al termine. La guerra commerciale è cominciata con i dazi americani su acciaio e alluminio. Come reagirà l’Unione Europea?
Alcoa e Rio Tinto annunciano un nuovo processo per produrre alluminio senza emissioni di anidride carbonica.
I consumatori di alluminio in tutto il mondo si stanno facendo tutti le stesse domande. Dove arriveranno i prezzi? Sono troppo alti per comprare?
Sia a Londra che a Shanghai i prezzi dell’alluminio scendono. Ma, nonostante due mesi di ribassi, il mercato degli orsi non è ancora arrivato e i prezzi potrebbero presto ripartire verso l’alto.
Chi ha comprato alluminio è comprensibilmente preoccupato per l’andamento dei prezzi che, dai massimi toccati ai primi di gennaio, sono scesi di circa il 9%.
È ufficiale: gli Stati Uniti impongono il 10% di dazio sull’alluminio e il 25% sull’acciaio, ma con l’esenzione del Canada e del Messico.
Donald Trump ha dichiarato che, la prossima settimana, l’amministrazione americana introdurrà nuovi dazi per l’acciaio e l’alluminio, compreso quello importato dall’Europa.
I prezzi dell’alluminio non riescono a tenere il passo con quelli degli altri metalli industriali. Ecco perchè…
Quando soltanto l’imperatore più potente del mondo poteva permettersi di possedere pochi grammi di alluminio, nessuno avrebbe potuto immaginare la sua diffusione a macchia d’olio in tutto il mondo.
Il 2017 è stato denso di piacevoli sorprese per l’alluminio, con i prezzi che chiudono l’anno sui massimi. Ma cosa ci aspetta per il 2018? Ecco il parere di alcuni esperti…
Il governo di Pechino ha stretto le maglie sull’inquinamento, obbligando molti impianti a fermare la produzione. E i produttori di alluminio reagiscono trasferendo la produzione altrove, ma con serie conseguenze per tutto il mercato dell’alluminio primario.
Prima di buttare il vostro vecchio router Wi-Fi, leggete questo semplice trucco escogitato dagli scienziati del Dartmouth College per migliorare il segnale di un qualsiasi Wi-Fi domestico…
Il paese vuole espandere la propria capacità produttiva di alluminio, anche grazie a significativi aiuti da parte della Cina.
Chiusura degli smelters e paura di carenza negli approvvigionamenti sono il carburante dell’impennata dei prezzi dell’alluminio, nonostante la capacità produttiva in Cina abbia raggiunto livelli molto alti.
Il prezzo dell’alluminio è destinato a scendere sotto i 1.800 dollari questo anno. La causa? Il riavvio di molti impianti e alcuni nuovi smelters…