Cosa ci aspetta per l’alluminio? Prezzi e previsioni per il 2020
Quali sono le prospettive dell’alluminio per il 2020? Gli esperti pensano ci sarà un surplus negli anni a venire. Ecco quali saranno le conseguenze per i prezzi…
Quali sono le prospettive dell’alluminio per il 2020? Gli esperti pensano ci sarà un surplus negli anni a venire. Ecco quali saranno le conseguenze per i prezzi…
I prezzi dell’alluminio rimangono deboli e la domanda limitata. L’aumento della produzione cinese minaccia le prospettive per i prossimi mesi.
Dall’Olanda soffia vento di crisi per la domanda di alluminio e di acciaio. Il 2020 sarà un anno improntato al pessimismo?
Continua il brutto momento dell’alluminio, nonostante il continuo calo della produzione mondiale. Ma il peggio potrebbe non essere ancora arrivato…
I ricercatori stanno cercando di sviluppare alternative alle batterie agli ioni di litio. Con le batterie in alluminio potrebbero esserci riusciti.
Dollaro forte e fondamentali negativi per quanto riguarda la domanda e l’offerta, spingono i prezzi dell’alluminio verso il basso.
Le ultime notizie che arrivano dai mercati internazionali confermano il momento sfavorevole per la domanda globale di alluminio.
Deficit o surplus? Ne uno ne l’altro, per il momento il mercato dell’alluminio è in pareggio. Ma all’orizzonte si intravede un cambiamento…
Perché i prezzi dell’alluminio sono diminuiti nonostante l’evidente deficit di approvvigionamento? La parola agli esperti…
I fondamenti a breve termine per l’alluminio non sembrano promettenti. Questa è la conclusione dell’ultima analisi della Alcoa.
Sul mercato globale dell’alluminio si sta diffondendo un certo pessimismo, con prezzi in calo e costi produttivi in aumento.
I metalli industriali stano attraversando un brutto momento. È una crisi passeggera o l’inizio di un trend al ribasso duraturo?
I prezzi dell’alluminio al London Metal Exchange continuano ad essere depressi, nonostante il deficit di offerta di quest’anno.
Incertezze di mercato ed eccesso di produzione in Cina, spingono i consumatori di alluminio a non fare troppi programmi per il futuro prossimo.
La Sider Alloys farà ripartire l’unico impianto per la produzione di alluminio esistente in Italia. Era stato fermato e messo in vendita dalla Alcoa.
Ormai sono mesi che i prezzi dell’alluminio oscillano di circa 50 dollari per tonnellata intorno alla media dei 1.900 dollari.
Come se la caverà l’alluminio nel 2019? Abbiamo raccolto tutte le opinioni degli esperti di mercato per il prossimo anno ed ecco quello che pensano…
La notizia che la Rusal scampa un’altra volta dalle sanzioni americane, affonda i prezzi dell’alluminio a livelli che non si vedevano da molti mesi.
Ancora una volta, le sanzioni americane contro l’alluminio russo sono state rimandate, con un immediato effetto deprimente sui prezzi dell’alluminio.
Il prossimo anno, il mercato mondiale dell’alluminio sarà in deficit, anche se la domanda sarà un po’ inferiore di quanto non fosse fino ad ora.
Nel mondo, quasi tutti i metalli sono in deficit, ma i prezzi continuano a scendere. Come è possibile? Ecco come la mancanza di appetito degli investitori può deprimere il mercato…
Una storia pubblicata dal New York Time ha portato in primo piano la vicenda di Olig Deripaska e della Rusal, uno dei più grandi produttori di alluminio del mondo.
La carenza di allumina potrebbe essere un terremoto per il mercato dell’alluminio, con un grosso effetto rialzista sui prezzi del metallo primario.
Contrariamente ai proclami polici, i nuovi dazi sull’alluminio cinese sembra stiano avvantaggiando la Cina, che rimane uno dei maggiori partner commerciali americani.
I prezzi in discesa dell’alluminio non sono sostenuti da grossi volumi di scambi e, soprattutto, quando arrivano a 2.000 dollari, rimbalzano. Ma ecco cosa prevedono gli esperti…
Il prezzi dell’alluminio potrebbero sembrare incamminati sulla strada del ribasso. Ma per gli esperti ricordano di “non vendere la pelle dell’orso prima di averlo ucciso”.
“America First”. Lo slogan di Trump si sta avverando per i consumatori di birra statunitensi. Sono infatti tra i primi a pagare le conseguenze dei nuovi dazi sull’alluminio.
Per gli americani, la promessa di più posti di lavoro nel settore dell’alluminio, è assai probabile che non possa concretizzarsi. Quel che è certo è che i consumatori americani stanno pagando più caro l’alluminio che consumano.
Continua il buon momento per l’alluminio, mentre i dazi e le sanzioni statunitensi contribuiscono a spingere ulteriormente i prezzi verso l’alto.
Incertezze e trattative circa l’esenzione dai dazi USA per l’Europa sono arrivate al termine. La guerra commerciale è cominciata con i dazi americani su acciaio e alluminio. Come reagirà l’Unione Europea?