La dinamica dei prezzi dell’alluminio al London Metal Exchange (LME) ha rallentato di nuovo nel corso di aprile. Le quotazioni del metallo rimagono incanalate in un trend ribassista di breve termine, che dura da circa due mesi.
Tuttavia, anche se qualcuno potrebbe pensare che l’alluminio sia definitivamente improntato al ribasso, i prezzi sono ancora sopra il livello di 1.975 dollari a tonnellata. Un livello che molti analisti ritengono sia lo spartiacque tra rialzo e ribasso a lungo termine.
Discesa anche allo Shanghai Futures Exchange
Anche sul mercato cinese, allo Shanghai Futures Exchange (SHFE), i prezzi sono scesi durante questo mese. Pur essendo stata la discesa meno marcata rispetto all’LME, il trend negativo è iniziato a ottobre dell’anno scorso. Inoltre, per la prima volta in oltre nove mesi, a marzo le scorte di alluminio del SHFE sono scese. La diminuzione degli stock sul mercato ufficiale è a volte il segnale che i magazzini di alluminio in Cina, il più grande produttore e consumatore del mondo, si stanno abbassando. Nonostante ciò, i livelli delle scorte SHFE sono ancora alti, dal momento che si attestano a 970.233 tonnellate.
Un altro segnale di indebolimento del mercato arriva invece dagli Stati Uniti, dove i premi sull’alluminio sono diminuiti per la prima volta da novembre 2017.
Naturalmente, in questi frangenti di mercato, gli investitori e gli acquirenti industriali si domandano se sia arrivato il momento di acquistare metallo o se sia meglio aspettare, per beneficiare di prezzi ancora più bassi.
Anche se nessuno può dire con assoluta certezza quale sia la mossa migliore nel futuro, dalle analisi e dai dati disponibili traspare come il ritracciamento del prezzo dell’alluminio all’LME e all’SHFE possa essere una buona opportunità di acquisto, soprattutto per chi tratta metallo fisico. I prezzi potrebbero presto ricominciare ad aumentare nuovamente.
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