L’Australia vieta di esportare allumina in Russia. Alluminio sempre più caro
I prezzi dell’alluminio tornano a crescere dopo che l’Australia ha deciso di vietare le esportazioni di allumina verso la Russia.
I prezzi dell’alluminio tornano a crescere dopo che l’Australia ha deciso di vietare le esportazioni di allumina verso la Russia.
Il produttore tedesco di alluminio dimezzerà la produzione nel suo stabilimento principale dislocato a Essen a causa dei costi enormi dell’energia.
L’Unione Europea sta pensando di sanzionare la Russia attraverso pesanti dazi sull’importazione di alluminio russo. La misura potrebbe essere disastrosa per il settore industriale europeo.
Mentre il mercato dell’alluminio sta perdendo ogni riferimento, operatori ed analisti si trovano spiazzati. Le poche previsioni che circolano parlano di cifre pazzesche!
La crisi del nichel ha indotto gli operatori sull’alluminio alla prudenza. Il mercato sembra così folle che prima di fare qualsiasi mossa è meglio aspettare di capire cosa potrebbe succedere.
Il conflitto tra Russia e Ucraina sta massacrando il mercato dell’alluminio. Per fortuna, fino ad oggi, la RUSAL non è stata colpita dalle sanzioni.
Stanno per arrivare gli effetti di ritorno delle sanzioni contro la Russia. Grossi problemi di logistica ridurranno l’offerta di alluminio e i prezzi continueranno a volare verso l’alto.
Con una domanda di alluminio in forte espansione, qualsiasi ulteriore interruzione dell’offerta rappresenterebbe un duro colpo per i produttori europei.
Le azioni del colosso russo dell’alluminio Rusal scendono del 22 percento, il maggior calo registrato da aprile 2018.
Il confine tra produttori di alluminio primario e secondario sta svanendo rapidamente. Entrambi, concorrono per accaparrarsi i rottami e sempre di più lo faranno negli anni a venire.
Anche la fonderia slovacca di alluminio Slovalco, di proprietà di maggioranza di Norsk Hydro, è strozzata dagli alti costi dell’energia elettrica.
Cronaca dell’inizio di un incubo che si sta materializzando. Tutto comincia in una sconosciuta città cinese, che qualcuno teme diventerà la Wuhan dell’alluminio.
I prezzi volano ai livelli più alti dal 2008, sostenuti dalle preoccupazioni per la scarsa offerta e il calo delle scorte.
Quali sono gli umori degli operatori di mercato per i prossimi dodici mesi? Senza dubbio, i rialzisti sono la maggioranza, ma qualcuno vede anche degli ostacoli che potrebbero fermare la corsa dell’alluminio.
Anche con le limitazioni al consumo di energia, le fabbriche di alluminio cinesi hanno sfornato nel 2021 quantità record di metallo.
La crisi energetica europea resta grave e non si intravedono soluzioni a breve termine. Nel settore dell’alluminio si registrano ulteriori vittime.
Prezzi ai massimi da 2 mesi. Forniture scarse per problemi energetici, embargo indonesiano di carbone e warrant LME annullati: per la corsa dell’alluminio non c’è tregua.
Gli smelter europei stanno attraversando momenti molto difficili. I costi energetici sono fuori controllo e le perdite costringono allo spegnimento degli impianti.
Ieri, 28 dicembre, è giunto l’annuncio della ALRO di drastici tagli alla produzione di primario. Un grosso problema anche per clienti e fornitori.
Aluminium Dunkerque ha tagliato la produzione di alluminio primario nelle ultime due settimane in risposta all’aumento dei prezzi dell’energia elettrica.
Anche quest’anno sta giungendo al termine ma, per i consumatori di alluminio, non sarà facile dimenticarlo. Ripercorriamo alcuni momenti…
La produzione di alluminio primario cresce troppo lentamente rispetto ai consumi. Nel 2022 ci sarà un grosso deficit e i prezzi verranno spinti verso l’alto.
Il rally dei prezzi del gas naturale si calmeranno con il passare dei mesi, ma i prezzi di alcuni metalli base, tra cui rame e alluminio, rimarranno alti.
I nuovi impianti di Hydro e Alcoa porteranno sul mercano nuova capacità produttiva di alluminio. Nel frattempo, i prezzi si muovono lateralmente.
Le scorte di alluminio in tutto il mondo scendono pericolosamente verso lo zero. Ma come è stato possibile arrivare a questo punto?
Mentre i prezzi dell’alluminio oscillano violentemente, i costi di produzione per l’alluminio primario sono aumentati, con una forte contrazione dei margini.
Alcoa sta puntando molto su nuova capacità fusoria di alluminio in tutto il mondo con 2 nuovissime tecnologie: ELYSIS e ASTRAEA.
I prezzi dell’alluminio sono crollati del 20 percento in sole 2 settimane, seguendo le sorti del carbone in Cina. Cosa devono aspettarsi i consumatori nel breve termine?
La domanda di alluminio da parte del settore aerospaziale e automobilistico tornerà più velocemente del previsto e sarà come uno tsunami per il mercato.
La grave crisi energetica che sta colpendo l’India rischia di mietere attori economici importanti come le fonderie di alluminio.