Il mercato dell’oro

Il mercato dell’oro internazionale è basato su tradizioni storiche secolari, non troppo semplici nemmeno per gli addetti ai lavori. Tuttavia, per chi si vuole avvicinare a questo tipo di investimento, è indispensabile conoscere almeno le basi di un mercato così importante.

I principali mercati per l’oro fisico: Londra e Zurigo

Il mercato di Londra dell’oro diventò sempre più importante ed arrivò a dominare l’intero mercato, in un periodo in cui l’oro era essenzialmente il denaro.

Nel 18° secolo, importanti ritrovamenti negli Urali fecero crescere in modo significativo la produzione mondiale d’oro. Dopo di che, la produzione divenne su scala industriale con le scoperte dei giacimenti d’oro della California. Durante la prima metà del 19° secolo, Londra dominava incontrastata il commercio e la finanza mondiale: naturalmente divenne anche il fulcro del commercio dell’oro, posizione che ancora oggi detiene. 

Nel novembre del 1967 la Gran Bretagna fu costretta a svalutare la propria moneta rispetto al dollaro. Ciò comportò per molti importanti venditori (Sud Africa) di lingotti d’oro, che avevano accumulato molte sterline, ingenti perdite. La crisi portò alla chiusura improvvisa del mercato di Londra per 2 settimane. Alla sua riapertura i clienti sudafricani si erano spostati sulla piazza di Zurigo, che da allora divenne un polo mondiale per il commercio dell’oro. Attualmente una parte significativa dell’oro della Russia e tutto l’oro sudafricano vengono depositati in Svizzera. Nonostante ciò, il mercato di Londra è ancora il punto di riferimento per tutti gli investitori professionali del settore.

Come accedere al mercato di Londra

investire in oro

Il mercato londinese non è accessibile alle persone fisiche a causa di due grossi ostacoli. Il primo ostacolo è il lotto minimo. La forma più “liquida” dell’oro fisico in commercio è il “London Good Delivery Bar“, con un peso di circa 400 once troy (circa 12,5 kg). Ad un prezzo di 1.300 dollari l’oncia, ciascuna barra vale circa 520.000 dollari. Poiché nella realtà anche le transazioni più piccole sono costituite da più barre, la soglia minima di ingresso diventa molto alta. Il secondo ostacolo è la difficoltà (se non impossibilità) di creare qualche rapporto commerciale. Anche potendo acquistare una sufficiente quantità d’oro, nessun dealer aprirà un conto tanto facilmente. E ciò soprattutto per motivi logistici, normativi e commerciali. Basti pensare alla difficoltà per l’investitore privato di organizzare il trasporto e lo stoccaggio dell’oro per poter effettuare la transazione. Inoltre le normative di molti paesi impongono obblighi onerosi alle aziende che trattano oro con soggetti privati: per i dealer è molto più semplice trattare con istituti finanziari. Commercialmente i maggiori guadagni che un dealer può ottenere da un cliente privato non superano i costi, quindi l’operatività non è interessante per nessuno.

Commercio in un mercato OTC (Over The Counter)

Il mercato dell’oro di Londra è un mercato over the counter, cioè un mercato dove gli acquirenti e i venditori si scelgono tra di loro e il prezzo a cui avvengono le transazioni non è necessariamente il miglior prezzo che i mercato offre in quel momento. E’ un po’ come lo shopping in un centro commerciale piuttosto che la compravendita in un mercato finanziario moderno. Il negoziante ti dice il suo prezzo e lo si può “prendere o lasciare” senza il beneficio di un confronto immediato con gli altri negozianti. Un grande vantaggio dei mercati OTC è l’isolamento di ogni partecipante dalle infrastrutture del mercato, così che grossi problemi finanziari ad un membro del mercato non si propagano agli altri membri. Anzi eventuali “default” rinforzano il mercato poiché eliminano i partecipanti più deboli o meno efficienti.

Il fixing

London Fixing

Una conseguenza del fatto che il mercato dell’oro è un mercato OTC (Over The Counter) è il fixing. Si tratta di un meccanismo per definire il prezzo, progettato per consentire ai traders di tutto il mondo di comprare e vendere a prezzi equi. Due volte al giorno (mattina e pomeriggio), i membri del fixing di Londra effettuano un’asta privata per definire il prezzo dell’oro dagli ordini di acquisto e vendita in loro possesso. I membri partecipano con ordini per conto dei propri clienti ma anche con ordini per conto proprio. Il prezzo così definito, viene pubblicato dai principali mass-media finanziari e viene considerato il prezzo di riferimento da tutti i traders del mondo. È possibile conoscere il fixing dell’oro di Londra all’indirizzo www.lbma.org.uk.

Di solito il cliente che compra oro, paga un premio sul prezzo determinato al fixing. È il guadagno del market maker che conclude l’ordine di acquisto per il cliente. Più sorprendente che ci possa essere anche un piccolo premio per le operazioni di vendita.

Il fixing dell’oro è in mano a quattro market makersBank of Nova Scotia (ScotiaMocatta), Deutsche Bank AGHSBC Bank USA (London Branch), Société Générale. Il cliente che passa un’ordine al ‘market maker’ deve pagare anche una commissione per gli ordini eseguiti. I market makers guadagnano queste commissioni ma soprattutto da come gestiscono gli ordini di acquisto e vendita che hanno in portafoglio (per esempio possono comprare subito quanto gli interessa oppure comprare solo una parte del loro fabbisogno oppure vendere allo scoperto). In pratica non sono sono solo esecutori degli ordini dei propri clienti, ma veri e propri traders che cercano di ottenere il loro profitto comprando ai prezzi più bassi e vendendo ai prezzi più alti. Il termine fixing si è diffuso anche in altri mercati come per esempio quello dei cambi e come a tutte le transazioni finanziarie nelle diverse borse mondiali.

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