Può un’azienda di chip valere più di tutti i 50 minatori più importanti del mondo?

Anche chi è abituato alle pazzie del mondo finanziario, non può che sorprendersi davanti alla sproporzione tra il valore di NVIDIA e quello delle 50 più grandi aziende minerarie del mondo.

Il buon senso è come un cannocchiale che ti fa vedere da lontano le sciocchezze. Purtroppo, nell’era dell’Intelligenza Artificiale e dei social-media è diventato una risorsa quanto mai rara, ma preziosa.

E proprio il buon senso mette in luce un fenomeno finanziario davvero stridente, che fa a pugni con qualsiasi considerazione logica.

Le 50 più importati aziende minerarie del mondo: 1.400 miliardi di dollari

Mentre le 50 più grandi aziende minerarie del mondo hanno un valore totale di 1.400 miliardi di dollari (dati Mining riferiti al secondo trimestre 2024), una sola azienda come NVIDIA vale più del doppio. L’azienda californiana che vende processori grafici per alimentare i progetti di Intelligenza Artificiale (AI) ha infatti una capitalizzazione di mercato di circa 3.300 miliardi di dollari.

NVIDIA ha superato Apple, Microsoft, Amazon e Facebook ed è diventata l’azienda di maggior valore al mondo grazie al boom dell’AI negli ultimi anni. Come dice un proverbio californiano di metà Ottocento durante la corsa all’oro, il modo più semplice per arricchirsi è vendere pale e picconi. Esattamente quello che ha fatto NVIDIA nella corsa all’AI, trasformandosi nell’arco degli ultimi tre anni da società concentrata nella produzione di chip per i videogiochi a punto di riferimento per l’Intelligenza Artificiale. Negli ultimi cinque anni i suoi titoli hanno guadagnato il 3.290%.

Quanto può essere la sproporzione tra chi scava e chi produce chip?

Dall’altro lato dello spettro dell’economia moderna ci sono invece le aziende che si occupano di scavare ed estrarre materiale fisico indispensabile per fabbricare chip e per far funzionare la macchina dell’AI. Tra queste, secondo l’ultima classifica di Mining (2024), la più grande del mondo è l’australiana BHP Group, che capitalizza circa 146 miliardi di dollari, approssimativamente venti volte meno di NVIDIA.

Anche se in economia esiste soltanto una cosa che ha sempre ragione, cioè il mercato, è difficile non sentire stridere qualcosa quando si leggono questi dati. Anche il vecchio buon senso sta per passare la mano al Buon Senso Artificiale o queste sproporzioni finanziarie sono destinate a ridimensionarsi? Il tempo ce lo dirà…

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