Investire in antimonio, il metallo raro estratto con l’oro. Ecco come fare…

Anche l’antimonio, per lo più sconosciuto alla maggior parte delle persone, rientra nei cosiddetti minerali critici. Viene utilizzato anche in molte applicazioni militari.

Quando si parla di metalli critici, si fa spesso riferimento alle batterie e al settore energetico, con litio, rame e uranio primi tra tutti. Tuttavia, esiste anche un altro metallo incluso negli elenchi dei metalli strategici dell’Unione Europea (UE), del Canada, degli Stati Uniti, del Regno Unito e dell’Australia: l’antimonio.

L’antimonio ha visto i suoi prezzi aumentare nel corso di quest’anno ed ha raggiunto i 15.500 dollari per tonnellata, quando nel 2020 valeva soltanto 7.000 dollari. Aumenti tanto significativi hanno naturalmente attirato l’interesse degli investitori, alcuni dei quali si domandano però quali strade esistano per investire in questo promettente metallo raro.

Fuoco, leghe, batterie e munizioni

Innanzitutto, facciamo una breve panoramica su cosa è l’antimonio e come viene utilizzato nella nostra società.

Si tratta di un metallo tradizionalmente utilizzato come ritardante di fiamma, un’applicazione che rappresenta il 60% della domanda annuale, nonché nelle leghe per migliorare i prodotti finali come munizioni e batterie al piombo. È fondamentale anche per molte tecnologie energetiche pulite come i pannelli solari, le turbine eoliche, lo stoccaggio dell’energia e le batterie a metallo liquido. Questo metallo raro viene tipicamente estratto dal minerale solforato stibnite, con i gradi inferiori concentrati mediante flottazione con schiuma e i gradi superiori fusi.

Come le terre rare e la grafite, la maggior parte dell’antimonio viene estratta in Cina che possiede l’enorme miniera di Xikuangshan nella provincia di Hunan, uno dei depositi più grandi del mondo. A livello globale le riserve ammontano a circa 2 milioni di tonnellate, di cui la Cina ne ospita 640.000 tonnellate.

La Cina è il maggior produttore ma la Russia possiede la più grande miniera

Nel 2022 e nel 2023, la Cina rappresentava quasi la metà della fornitura globale di antimonio, producendo 40.000 tonnellate all’anno, una quantità in calo rispetto agli anni precedenti ma che ha posizionato il paese asiatico come principale produttore globale nel 2023 (48% della produzione mineraria globale). Gli altri paesi produttori sono il Tagikistan, la Turchia, la Birmania e la Russia.

Interessante notare che, come emerge dai dati più recenti dello USGS (U.S. Geological Survey), la più grande miniera del mondo era in Russia e produceva 23.000 tonnellate all’anno tra oro e antimonio. Ma, dal 2021, la miniera ha ridotto significativamente la produzione di antimonio per massimizzare quella di oro.

Visto i tempi che stiamo vivendo, va sottolineato che uno dei segmenti d’impiego più significativi per questo metallo sono le applicazioni militari. Le leghe di antimonio vengono infatti utilizzate nelle munizioni, migliorando le stesse e aumentando resistenza e durezza degli esplosivi a base di piombo. Inoltre, migliora la precisione e l’efficacia dei proiettili.

Estratto insieme all’oro, all’argento e al rame

Come accennato, è un sottoprodotto estratto insieme all’oro, all’argento e al rame. Sebbene l’aumento dei prezzi ne abbia reso attraente l’estrazione, il boom dei prezzi dell’oro potrebbe penalizzare l’antimonio rispetto al metallo giallo.

Storicamente, durante i periodi in cui i prezzi dell’oro sono alti, le società con miniere sia d’oro che di oro-antimonio hanno una maggior propensione ad estrarre meno antimonio. Esattamente il contrario di quanto accade quando i prezzi dell’oro sono bassi.

Come investire in antimonio?

In mancanza di un mercato fisico del metallo, gli investitori interessati all’antimonio possono investire sui titoli minerari del settore.

Alcune delle società quotate in borsa sono la Mandalay Resources che gestisce la miniera d’oro e antimonio di Costerfield in Australia, la statunitense United States Antimony che lavora il minerale di antimonio per produrre ossido di antimonio, metallo di antimonio e trisolfuro di antimonio e la Molten Metals che sta sviluppando un nuovo progetto in Nuova Scozia (Canada).

Per completare il quadro aggiungiamo la Siren Gold che sta sviluppando diversi progetti nel Reefton Goldfield in Nuova Zelanda e la Perpetua Resources (con sede negli Stati Uniti) che ha ricevuto finanziamenti dal governo americano per un totale di 59,4 milioni di dollari ai sensi del Defense Production Act, che contribuiranno a finanziare lo sviluppo di un nuovo deposito di antimonio.

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