L’alluminio russo si sta proprio spostando verso la Cina.
Lo confermano anche gli ultimi dati doganali (20 gennaio) che evidenziano come le importazioni cinesi di alluminio primario dalla Russia, a dicembre 2022, siano aumentate per il sesto mese consecutivo. Anche le esportazioni di allumina cinese sono aumentate notevolmente.
È importante sottolineare come i numeri che illustreremo sono decisamente significativi in un contesto in cui la Cina ha drasticamente diminuito le sue importazioni da tutto il mondo. Nel caso dell’alluminio primario, nel 2022, le importazioni cinesi sono diminuite del 65,8% su base annua.
Interscambi commerciali di alluminio e allumina mai così floridi
Al contrario, le importazioni di alluminio dalla Russia sono aumentate del 47,6% nel solo mese di dicembre (82.833 tonnellate).
Ma che l’interscambio commerciale tra i due paesi in questo settore stia crescendo a ritmi sostenuti lo testimoniano anche i dati sull’alluminina che la Cina vende alla Russia. Sempre secondo gli ultimi dati doganali cinesi, le esportazioni di allumina sono aumentate del 741,4% su base annua, raggiungendo 1 milione di tonnellate nel 2022. Nel solo mese di dicembre hanno raggiunto le 57.349 tonnellate, quando a dicembre 2021 erano soltanto 3.969 tonnellate. L’aumento è attribuibile alle spedizioni in Russia visto che hanno rappresentato il 90,3% delle esportazioni totali.
Alla Cina serve sempre più bauxite
Naturalmente, per fare l’allumina serve la bauxite. Non sorprende quindi che le importazioni cinesi di questo minerale abbiano raggiunto i 125,5 milioni di tonnellate nel 2022, con un aumento del 17% su base annua.
La provenienza di tutta questa bauxite è soprattutto dalla Guinea (6,2 milioni di tonnellate a dicembre) e in misura minore dall’Indonesia, che dal prossimo giugno vieterà però l’esportazione per far crescere le proprie industrie di trasformazione. Perciò, i produttori cinesi sono adesso alla ricerca di fonti alternative al minerale indonesiano.
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