Gli eccessivi svarioni di prezzo non sono mai una cosa positiva per il mercato dei metalli fisici. La volatilità è il sale del trading per chi maneggia strumenti finanziari ma è un grosso rischio per chi consuma o produce materia fisica.
Oggi, dopo mesi in cui i prezzi dei metalli sono cresciuti a dismisura, assistiamo al fenomeno opposto. I prezzi spot dell’alluminio e dell’acciaio inossidabile sono diminuiti del 30% o anche più, mentre l’acciaio al carbonio è crollato di quasi il 50%. Tutti i prezzi dei metalli non ferrosi e ferrosi (eccezion fatta per il piombo) sono arrivati al di sotto dei livelli di prezzo del 2021.
2023, l’anno della riduzione dei costi
Naturalmente, questi drammatici cali potrebbero tradursi in un vantaggio per gli acquirenti anche se, gli effetti sui costi aziendali in termini di riduzione non si dovrebbero vedere fino al 2023, indipendentemente dal settore.
Molto probabilmente, dopo mesi di sofferenza, nel 2023 saranno gli acquirenti ad avere il coltello dalla parte del manico rispetto ai fornitori e potranno puntare a recuperare quanto perso con gli aumenti di prezzo degli scorsi anni. Inoltre, poiché tutte le previsioni danno un’economia in rallentamento, l’attenzione alla riduzione dei costi sarà il filo conduttore per tutte le aziende consumatrici di metallo nel corso del prossimo anno.
Gli Uffici Acquisti della aziende che comprano metallo si troveranno, dopo anni difficili, in una posizione negoziale molto forte. Potranno finalmente dedicarsi anche all’identificazione di nuovi fornitori per mitigare il rischio di problemi nella catena di approvvigionamento, oltre che intavolare trattative senza venir strozzati da prezzi di acquisto imprevedibili e fuori controllo.
Metallo consumato e prodotto venduto: una relazione da tenere perfettamente sotto controllo
Quasi inutile aggiungere che per riuscire a sfruttare appieno questa posizione vantaggiosa, gli acquirenti dovranno comprendere esattamente dove le riduzioni di prezzo vanno ad incidere. Dalle riduzioni delle quotazioni di borsa a quelle dei premi per la consegna fisica, dalle riduzioni dei costi di trasporto a quelle dei supplementi di prezzo.
In altre parole, anche in questi frangenti, i maggiori vantaggi saranno per quelle aziende meglio organizzate nei propri approvvigionamenti, che si avvalgono di modelli e indici che consentono loro di avere sotto controllo la relazione tra metallo consumato e prodotto venduto. Inoltre, continueranno a giocare un ruolo determinate le informazioni tempestive e la conoscenza approfondita del mercato dei metalli. Nel 2023 gli Uffici Acquisti torneranno al centro dell’universo aziendale.
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