Tira proprio un’aria drammatica sul mercato europeo dell’alluminio. Dopo i primi sei mesi di quest’anno che hanno visto i prezzi volare a livelli altissimi, è arrivata la depressione. La domanda è diminuita e le prospettive per tutta l’industria manifatturiera nel 2023 sono sempre più cupe.
La maggior parte dei consumatori ha esagerato con gli ordini di acquisto di metallo, proprio perché il mercato sembrava impazzito e la sicurezza degli approvvigionamenti vacillava. Di conseguenza, l’unico modo di mettersi al riparo era di aumentare il magazzino delle materie prime e ordinare qualcosa di più.
Tutti a ritardare le consegne di metallo ordinato in eccesso
Ma, questa situazione spingerà i consumatori a cercare di ritardare le consegne del metallo prenotato in eccesso.
Sul mercato dei premi già si misurano gli effetti di tutto ciò. Ad oggi, secondo Argus, i premi dei pani di alluminio 99,7 franco Rotterdam si aggirano intorno ai 265 dollari per tonnellata (a maggio erano a quasi 600 dollari), mentre quelli delle billette 6063 franco Italia sono a 800 dollari per tonnellata (nel secondo trimestre erano arrivati a 1.550 dollari).
La manifattura europea sta per crollare
Le voci che si raccolgono sul mercato in queste settimane sono decisamente preoccupanti. C’è il timore che in Europa l’attività manifatturiera stia per crollare. Infatti, fino ad oggi, la maggior parte delle attività non ha ancora sentito l’impatto degli enormi aumenti dei costi energetici, ma la botta arriverà nel primo e nel secondo trimestre del prossimo anno. Naturalmente, allo stato attuale non esiste alcun fornitore di energia che possa offrire contratti a prezzo fisso.
Anche se la gente crede che la discesa dei prezzi spot dell’energia nell’ultimo mese abbiano risolto tutti i problemi, la verità è che i prezzi attuali sono molto al di sopra dei livelli pagati dai produttori con i contratti a termine precedenti, molti dei quali scadranno nel nuovo anno. In altre parole, i produttori dovranno affrontare presto un enorme aumento dei costi per poter far funzionare gli stabilimenti.
I prezzi dell’energia rimarranno alle stelle
Anche se il futuro sembra spesso imprevedibile, nel caso dei prezzi dell’energia in Europa è certo che rimarranno alle stelle, a livelli insostenibili per la maggioranza delle attività manifatturiere.
Naturalmente, tutta la domanda è in sofferenza e gli analisti pensano che nel primo trimestre 2023 l’attività commerciale, sia acquisti che vendite, sarà molto bassa. Tuttavia, quando prima o poi i consumatori riprenderanno gli acquisti, lo stato dell’offerta potrebbe essere radicalmente diverso rispetto ad oggi.
Fonderie di alluminio in Europa: una desertificazione annunciata
Se, come si prevede, la domanda rimarrà molto bassa a lungo, l’offerta di alluminio in Europa potrebbe cambiare radicalmente, con molti impianti produttivi chiusi. Già ad oggi, più di un terzo della capacità di fusione europea di alluminio è ferma a causa degli elevati costi energetici. Ma, se i timori degli esperti si concretizzeranno, la produzione europea potrebbe scendere ulteriormente, forse per sempre.
Lo scenario infausto che gli analisti stanno tracciando è di un’Europa senza fonderie di alluminio al di fuori della Scandinavia entro la fine del prossimo anno. Sarà il 2023 a dare il colpo di grazia a quegli impianti che sono riusciti a resistere fino ad oggi.
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