Peggio la domanda o l’offerta? Ma l’acciaio rimbalzerà…
Un fiume di preoccupazioni per l’offerta di acciaio in Europa ha ridotto l’impatto sul mercato di una domanda molto debole.
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Un fiume di preoccupazioni per l’offerta di acciaio in Europa ha ridotto l’impatto sul mercato di una domanda molto debole.
Crescono in tutta Europa le preoccupazioni che le interruzioni alla produzione di alluminio per i prezzi troppo alti dell’energia provocheranno carenza di metallo.
Nonostante la guerra in Ucraina, Unione Europea e Stati Uniti hanno aumentato l’acquisto di metalli industriali (soprattutto alluminio e nichel) dalla Russia.
Il più grande produttore di acciaio d’Europa ha ulteriormente ridotto la sua produzione in Europa, con il fermo di un altoforno in Polonia.
L’Europa va verso un inverno drammatico per il suo tessuto industriale e i produttori di metalli rischiano la morte. Quali conseguenze per il rame?
Questa settimane c’è stato il più grande aumento da febbraio delle scorte di alluminio LME. Cosa sta succedendo alla borsa di Londra?
Secondo EUROFER, le prospettive per il settore siderurgico europeo per il resto di quest’anno non sono buone. Perciò ha dimezzato le sue previsioni di crescita della produzione.
Aldel ha dichiarato che sta mettendo fuori servizio la capacità rimanente nella sua fonderia di Farmsum, in Olanda. La causa? La continua crescita dei costi dell’energia.
ArcelorMittal chiuderà un altoforno tedesco mentre i prezzi del gas salgono. Nel frattempo, gli stabilimenti di acciaio inossidabile stanno chiudendo in tutta Europa.
La tanto attesa ripresa dell’economia in Cina non si vede e molti pensano non arriverà più. Nel frattempo, la siderurgia è in crisi profonda.
Nel bel mezzo di una crisi dell’offerta e una prevista crisi della domanda di alluminio, qualche analista azzarda delle previsioni per i prossimi anni.
I prezzi del rame hanno interrotto il ribasso degli ultimi 3 giorni, ma rimangono ancora grandi incertezze circa la direzione che prenderanno nel breve termine.
Molti produttori di acciaio europei stanno annunciando aumenti di prezzo seguendo la strada aperta da ArcelorMittal la scorsa settimana.
I timori di una recessione incombente non stanno deprimendo i prezzi delle leghe di alluminio a causa dei timori per gli effetti della crisi energetica sull’offerta.
Non promette bene per l’oro il mese di settembre. Infatti, si stanno sommando molti fattori a scoraggiare gli investitori dal comprare metallo giallo.
Il più grande produttore di acciaio europeo, ArcelorMittal, ha deciso di aumentare i prezzi per le consegne di ottobre e novembre in Europa di coils.
La speculazione sul tondo per cemento armato è ripartita. Alcuni operatori scommettono in un ribasso dei prezzi e sono sul mercato con offerte aggressive.
Le fonderie di alluminio europee hanno ridotto la produzione con l’intensificarsi della crisi energetica. Ecco il quadro completo dei tagli…
Probabilmente, è meglio prepararsi ad una salita dei prezzi dello zinco poiché la crisi dell’offerta prevarrà sulla crisi della domanda. Si tratta di una situazione comune anche ad un altro metallo industriale: l’alluminio.
A luglio, la produzione di alluminio cinese è aumentata del 5,6%. È una crescita in atto da mesi, grazie all’allentamento delle restrizioni energetiche.
Per l’analisi tecnica il trend al ribasso dei prezzi del rame potrebbe essere terminato. Tuttavia, esistono ancora enormi incertezze sul futuro sia della domanda che dell’offerta di metallo rosso.
I prezzi dei rottami ferrosi per l’esportazione sulla costa orientale degli Stati Uniti mostrano segnali di crescita. Sono gli acquirenti turchi che preferiscono comprare rottame americano anziché europeo?
L’ulteriore aumento dei costi del gas e dell’elettricità atteso nei prossimi mesi, che porterà alla chiusura di altre fonderie, non ha ancora prodotto rialzi dei prezzi di alluminio e zinco.
I prezzi del nichel hanno toccato il fondo e adesso sembrano essersi stabilizzati. Ma cosa dobbiamo attenderci per il prossimo mese?
La crisi energetica in Europa minaccia le fonderie di zinco e, di conseguenza, mette in pericolo gli approvvigionamenti dei consumatori. Con l’inverno la situazione si aggraverà.
Stanno emergendo importanti segnali che potrebbero favorire i prezzi dell’oro e, allo stesso tempo, preannunciare tempi bui per molte economie.
Le preoccupazioni per il Covid-19 in Cina ha fatto precipitare il prezzo del minerale di ferro la scorsa settimana. Tutto ciò mentre le previsioni dei prezzi a lungo termine rimangono negative.
Per l’alluminio europeo i prossimi mesi potrebbero essere drammatici. Ma, come sempre succede in economia, i dolori di qualcuno sono le gioie di qualcun altro.
Lo scorso mese è stato importante per il mercato delle terre rare, dal momento che è stata annunciata una delle più importanti scoperte da sempre. Nel frattempo, i prezzi hanno continuato a scendere.
Dopo la guerra tra la Russia e l’Ucraina, nulla sarà più come prima, neppure il mercato globale dell’acciaio.