Guerra o non guerra, cresce l’import UE di alluminio e nichel russo

Nonostante la guerra in Ucraina, Unione Europea e Stati Uniti hanno aumentato l’acquisto di metalli industriali (soprattutto alluminio e nichel) dalla Russia.

Il caso dei metalli è emblematico delle difficoltà dell‘Occidente nel fare pressione sull’economia russa, che ha visto un rublo in progressivo rafforzamento grazie alle entrate da materie prime che hanno contribuito a compensare l’impatto delle sanzioni.

La stessa Unione Europea (UE), oltre agli Stati Uniti, ha aumentato gli acquisti di metalli chiave russi, nonostante i numerosi problemi logistici provocati dalla guerra in Ucraina. Secondo Reuters, tra marzo e giugno, le importazioni UE e USA di alluminio e nichel sono aumentate fino al 70%, per un valore di 1,98 miliardi di dollari.

Meglio non colpire i metalli industriali con le sanzioni

L’Occidente ha imposto ripetute ondate di sanzioni contro la Russia ma, fino ad oggi, ha accuratamente evitato il settore dei metalli industriali. D’altronde, la lezione imparata nel 2018 è servita a qualcosa. Allora, Donald Trump aveva sanzionato l’alluminio russo con le conseguenze di gravi interruzione nei settori dell’edilizia, dell’auto e dell’energia, tanto che l’anno successivo le sanzioni vennero revocate.

Per quanto la classe politica faccia fatica a capirlo, il libero mercato delle materie prime è soltanto una questione di domanda e offerta, che nulla ha a che fare con le bandiere politiche. E, fino ad ora, i meccanismi di mercato stanno funzionando e i commercianti di materie prime comprano o vendono metallo russo quando il prezzo è conveniente.

Più alluminio dalla Russia

Prendiamo il caso dell’alluminio. La russa Rusal è il più grande produttore mondiale di questo metallo al di fuori della Cina e rappresenta circa il 6% della produzione mondiale.

Durante i quattro mesi successivi all’inizio della guerra in Ucraina, la UE è stato il principale importatore di alluminio greggio dalla Russia, con una media di 78.207 tonnellate al mese, il 13% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nel frattempo, le importazioni mensili statunitensi di alluminio russo sono state di 23.049 tonnellate tra marzo e giugno, in aumento del 21% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Anche le spedizioni di nichel russo sono aumentate

Per quanto riguarda il nichel, la Russia rappresenta circa il 10% della produzione globale e Nornickel, l’azienda russa leader del settore, produce circa il 15%-20% del nichel mondiale per batterie.

La UE, tra marzo e giugno, ha importato il 22% in più rispetto allo scorso anno, mentre gli Stati Uniti addirittura il 70% in più.

Naturalmente, da parte russa, l’aumento dei prezzi dei metalli susseguito allo scoppio della guerra è stato un ulteriore incentivo a continuare le esportazioni.

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