Brutte notizie anche dalla Cina: il settore acciaio è proprio in crisi

La tanto attesa ripresa dell’economia in Cina non si vede e molti pensano non arriverà più. Nel frattempo, la siderurgia è in crisi profonda.

Nel 2020, subito dopo l’ondata di COVID-19 che aveva travolto la Cina, il settore siderurgico e tutta l’economia del paese si erano ripresi ad una velocità sorprendente. Quest’anno, dopo la nuova devastante ondata di contagi con conseguenti lockdown e restrizioni, tutti pensavano ad un’altra ripresa.

Purtroppo, le cose si stanno complicando e molti ostacoli si frappongono alla ripresa, sia nel breve che nel lungo termine. Innanzitutto, la crisi del settore immobiliare non sembra attenuarsi, con il conseguente indebolimento della domanda di metalli. Materie prime assai critiche come il carbon coke e il minerale di ferro ne stanno risentendo pesantemente.

Un terzo delle acciaierie potrebbe fallire

In Cina, la costruzione di nuove infrastrutture gioca un ruolo importante nel consumo di acciaio. Ma, il rallentamento post-COVID-19 ha messo in croce anche questo comparto economico e ciò ha provocato un rallentamento di tutto il settore siderurgico, che non riesce a riprendersi come si sperava.

La situazione sembra molto grave ascoltando le parole del Presidente di Hebei Jingye Steel Group. Qualche settimana fa ha avvertito che quasi un terzo delle acciaierie cinesi potrebbe fallire. Ciò sarebbe un terremoto per la catena di approvvigionamento dell’acciaio a livello globale.

Il pessimismo si sta diffondendo a macchia d’olio

Il pessimismo sembra aver contagiato molti operatori economici e sembra che siano rimasti in pochi a sperare in una inversione di tendenza. I consumatori o non stanno acquistando nuove case o sono inadempienti sui prestiti immobiliari e gli effetti negativi colpiscono non solo i produttori di acciaio ma anche le società immobiliari e le banche.

La People’s Bank of China ha annunciato il taglio del tasso d’interesse sui mutui a cinque anni e sui prestiti a un anno. Tuttavia, potrebbe troppo poco e troppo tardi. Anche il governo cinese non riesce a trovare una soluzione e il presidente XI Jinping sembra riluttante a lanciare un pacchetto di incentivi finanziari per aiutare l’economia.

In queste condizioni, i produttori siderurgici cinesi non sanno come uscire dalla crisi. Una crisi che, se dovesse precipitare, potrebbe cambiare completamente faccia al mercato globale dell’acciaio.

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