Scorte alluminio +11%. Crollo di domanda o troppo metallo russo?

Questa settimane c’è stato il più grande aumento da febbraio delle scorte di alluminio LME. Cosa sta succedendo alla borsa di Londra?

Questa settimane le scorte di alluminio al London Metal Exchange (LME) hanno registrato un incremento che non si vedeva dallo scorso febbraio: +11%. Un rimbalzo significativo dal minimo di tre decenni raggiunto ad agosto.

Ciò si aggiunge all’evidenza che la domanda di uno dei metalli industriali più importanti del mondo si sta indebolendo. Il crollo della domanda potrebbe portare a afflussi ancora maggiori nei magazzini LME, considerati l’ultima spiaggia per i venditori.

Inversione di tendenza sul mercato globale dell’alluminio?

Se questo trend verrà confermato, si potrà concludere che il mercato, dopo mesi di limitazioni delle forniture, è passato dall’altra parte, cioè ad un eccesso di offerta. Un’inversione di tendenza per il mercato globale dell’alluminio, che ha dovuto affrontare gravi carenze provocate da un boom edilizio che ha aumentato la domanda, mentre la crisi energetica dell’Europa ha ostacolato la produzione.

Certamente, la situazione dei produttori europei è destinata a peggiorare durante l’inverno, con l’aumento dei prezzi dell’elettricità e del gas che minaccia di provocare un crollo ancora maggiore della produzione industriale.

Anche se molti analisti evidenziano che, vista la crisi energetica e gli interrogativi sulle forniture di metallo russo, sembrerebbero maggiori i danni all’offerta che alla domanda, il prezzo dell’alluminio LME è sceso di oltre il 40% al di sotto del picco di marzo.

Rusal ha prodotto più di quanto ha venduto

Proprio la questione dell’alluminio russo nel mercato globale è uno dei maggiori punti interrogativi per tutti. Infatti, questo mese, sono cominciati i negoziati per i contratti di fornitura annuali in tutto il settore. L’alluminio non è stato oggetto di sanzioni da parte dell’Europa o degli Stati Uniti, ma alcuni importanti acquirenti (Novelis per esempio) stanno cercando di evitare il metallo russo.

Il gigante russo dell’alluminio, Rusal, ha registrato un aumento delle sue scorte di metallo nella prima metà dell’anno poiché la produzione ha superato le vendite. Per questo, potrebbe accadere che grandi quantità di metallo russo invenduto comincino ad entrare nei magazzini del LME, con un effetto distorsivo sui prezzi.

Il rischio di prezzi LME che non riflettono la realtà

Quindi, mentre l’aumento delle scorte LME sembrerebbe una buona notizia per i consumatori, soprattutto dopo aver assistito a forti cali degli stock di borsa e picchi record dei prezzi, se grandi quantità di alluminio russo venissero riversate nei magazzini LME si creerebbe un grosso problema. Infatti, i futures sull’alluminio quotati sul LME finirebbero per essere scambiati a forti sconti rispetto ai prezzi sul mercato fisico. In altre parole, i prezzi LME finirebbero per non riflettere i prezzi reali.

Nelle prossime settimane vedremo come evolverà la situazione ma, tra i tanti problemi che stanno affliggendo i consumatori di alluminio, sarebbe davvero grave che non ci si possa più fidare dei prezzi della borsa di Londra.

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