Rame sempre più scarso. Con la domanda in salita, i prezzi esploderanno
Per Goldman Sachs, il mondo rischia una penuria di rame nei prossimi anni, con una conseguente impennata dei prezzi a livelli decisamente alti.
Tutte le ultime notizie dai mercati delle commodities, dei metalli, dell’energia e delle aziende operanti nei settori dell’economia reale.
Per Goldman Sachs, il mondo rischia una penuria di rame nei prossimi anni, con una conseguente impennata dei prezzi a livelli decisamente alti.
Anche la fonderia slovacca di alluminio Slovalco, di proprietà di maggioranza di Norsk Hydro, è strozzata dagli alti costi dell’energia elettrica.
Cronaca dell’inizio di un incubo che si sta materializzando. Tutto comincia in una sconosciuta città cinese, che qualcuno teme diventerà la Wuhan dell’alluminio.
I prezzi volano ai livelli più alti dal 2008, sostenuti dalle preoccupazioni per la scarsa offerta e il calo delle scorte.
Secondo Goldman Sachs, esiste una forte carenza su tutti i mercati delle materie prime. La situazione è destinata a perdurare.
Nuvole nere si stanno addensando sulle aspettative di una ripresa del settore siderurgico europeo. A soffrire maggiormente sarà il settore auto.
Tra incertezze e preoccupazioni geopolitiche, sul mercato tedesco dell’acciaio sono sempre più numerosi i rialzisti.
Un metallo destinato a crescere al di là degli eventi geopolitici. Ma nel caso di un’invasione russa in Ucraina potrebbe raggiungere prezzi folli.
L’ottimismo circa la domanda cinese sta facendo crescere i prezzi del minerale di ferro. Il presidente Xi Jinping ha confermato che il governo non vuole ridurre la produttività industriale del paese.
I costi della logistica interna per la consegna dei rottami in tutta Europa sono aumentati ulteriormente nell’ultimo mese, soprattutto a causa della carenza di conducenti di camion.
I prezzi dell’acciaio sono alla vigilia di nuovi rialzi. La pausa di inizio anno è durata poco e per i consumatori ricomincia la rincorsa al prezzo.
Con l’aumento delle tensioni tra Russia e Ucraina, aumenta il rischio di una crisi dei mercati globali delle materie prime, in particolare dell’alluminio.
Anche l’antimonio, un metallo raro ma indispensabile, in queste settimane non si riesce a trovare in Europa. E i prezzi volano alle stelle…
Le scorte di nichel al lumicino preoccupano i consumatori, ma accrescono le aspettative degli investitori che hanno scommesso sull’aumento dei prezzi.
Anche con le limitazioni al consumo di energia, le fabbriche di alluminio cinesi hanno sfornato nel 2021 quantità record di metallo.
I disordini in Kazakistan hanno sostenuto i prezzi dei metalli, ma non tanto quanto potrebbe succedere se si concretizzerà la proposta del Presidente.
Questa settimana, il prezzo del minerale di ferro ha registrato un balzo sulle aspettative positive circa la produzione di acciaio cinese.
Le materie prime sono state tra gli assets più volatili nell’ultimo anno. Il mercato ha visto il petrolio guadagnare il 57,8% e il litio addirittura il 477% dall’inizio dell’anno.
La crisi energetica europea resta grave e non si intravedono soluzioni a breve termine. Nel settore dell’alluminio si registrano ulteriori vittime.
Prezzi ai massimi da 2 mesi. Forniture scarse per problemi energetici, embargo indonesiano di carbone e warrant LME annullati: per la corsa dell’alluminio non c’è tregua.
Gli smelter europei stanno attraversando momenti molto difficili. I costi energetici sono fuori controllo e le perdite costringono allo spegnimento degli impianti.
Le storie più interessanti sul mercato dell’acciaio inossidabile nel 2021, attraverso gli articoli più apprezzati dai nostri lettori.
Ieri, 28 dicembre, è giunto l’annuncio della ALRO di drastici tagli alla produzione di primario. Un grosso problema anche per clienti e fornitori.
Aluminium Dunkerque ha tagliato la produzione di alluminio primario nelle ultime due settimane in risposta all’aumento dei prezzi dell’energia elettrica.
La produzione di alluminio primario cresce troppo lentamente rispetto ai consumi. Nel 2022 ci sarà un grosso deficit e i prezzi verranno spinti verso l’alto.
Una panoramica sulle aspettative dei mercati delle materie prime per il prossimo anno: petrolio, gas naturale, metalli industriali, metalli preziosi e commodity agricole.
Il rally dei prezzi del gas naturale si calmeranno con il passare dei mesi, ma i prezzi di alcuni metalli base, tra cui rame e alluminio, rimarranno alti.
Anche se il prezzo del minerale di ferro si è stabilizzato, le scorte elevate nei porti smorzano le prospettive per il prossimo anno.
I nuovi impianti di Hydro e Alcoa porteranno sul mercano nuova capacità produttiva di alluminio. Nel frattempo, i prezzi si muovono lateralmente.
Peggiorano i problemi di approvvigionamento per le aziende automobilistiche, di elettronica e del fotovoltaico. Non si trova stagno e i prezzi sono troppo alti.