2 commodity che faranno meglio del gas nel 2022? Rame e alluminio

Il rally dei prezzi del gas naturale si calmeranno con il passare dei mesi, ma i prezzi di alcuni metalli base, tra cui rame e alluminio, rimarranno alti.

Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad una corsa sfrenata dei prezzi del gas naturale che, soprattutto in Europa e in Asia, stanno creando grossi problemi. C’è la preoccupazione che, con l’arrivo delle rigide temperature invernali, i prezzi continuino a crescere, mettendo in croce i settori produttivi più energivori e gonfiando a livelli storicamente mai visti le bollette dei consumatori.

I prezzi altissimi del gas non dureranno a lungo…

Gli esperti ritengono che si tratti di un fenomeno congiunturale che, con il passare dei mesi, si riequilibrerà e che i picchi di prezzo attuali non dureranno. Gas naturale e petrolio, non appena l’offerta di energia aumenterà, si sgonfieranno. Tra l’altro, lo shock energetico è stato uno dei maggiori fattori alla base dei livelli record di inflazione e il raffreddamento dei prezzi dell’energia servirà in qualche modo ad abbassare la pressione inflazionistica.

Lo stesso, tuttavia, non si può dire di altre materie prime, in particolare dei metalli. Dopo il rally dell’anno in corso, i prezzi della maggior parte dei metalli di base sono rimasti alti e tutti gli analisti prevedono più o meno lo stesso nel prossimo anno.

…al contrario dei prezzi del rame e dell’alluminio

Secondo Jefferies, banca d’investimento americana, saranno soprattutto il rame e l’alluminio a fare bene nei prossimi anni. La domanda cinese si sposterà dalla vecchia alla nuova economia, quella verde, e ciò porterà anche ad un passaggio dall’acciaio, dal ferro e dal carbone verso il rame, l’alluminio, il nichel e altri metalli da “transizione energetica” .

Anche gli analisti di Eurasia Review prevedono che i metalli che alimentano la nuova economia diventeranno presto più preziosi del petrolio e del gas naturale. I prezzi di rame, nichel, cobalto e litio potrebbero raggiungere picchi storici per un periodo senza precedenti, con il valore totale della produzione che dovrà aumentare di oltre quattro volte tra il 2021 e il 2040. Probabilmente, il totale della produzione di questi metalli potrebbe rivaleggiare con il valore totale della produzione di petrolio greggio.

I protagonisti nel mondo a emissioni zero: rame e alluminio

In uno scenario a emissioni zero, il boom della domanda di metalli cambierà completamente l’economia e saranno rame, alluminio, nichel, cobalto e litio a diventare rilevanti per l’inflazione, la produzione e il commercio mondiale. Di tutto ciò ne trarranno grandi vantaggi i produttori di materie prime.

Ma per cominciare a dare qualche numero relativo ai prezzi, Standard Chartered prevede per il 2022 dei prezzi medi dell’alluminio di 2.315 dollari per tonnellata e di 8.590 dollari per il rame. Per il 2023, la stessa banca britannica crede che i prezzi medi dell’alluminio saranno di 2.175 dollari, mentre quelli del rame di 8.000 dollari per tonnellata.

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