I prezzi del palladio cresceranno, con o senza invasione russa dell’Ucraina

Un metallo destinato a crescere al di là degli eventi geopolitici. Ma nel caso di un’invasione russa in Ucraina potrebbe raggiungere prezzi folli.

Le sanzioni economiche per l’industria mineraria russa in caso di invasione militare in Ucraina, avranno un effetto dirompente sui prezzi di molti metalli.

Il 40% della produzione mondiale è russa

Nel caso del palladio, gli esperti stimano che i prezzi arriveranno a 2.700 dollari l’oncia (oggi, 2 febbraio, il suo valore è di 2.336 dollari). In termini di forniture di palladio, le miniere russe sono critiche nel contesto globale, visto che rappresentano circa il 40% della produzione mineraria mondiale (dati 2010).

Per questo, molti analisti prevedono che il prezzo del palladio continuerà ad aumentare, indipendentemente dal fatto che la Russia invaderà l’Ucraina o meno.

I futures sul palladio hanno già guadagnato circa il 24% da inizio anno, mentre i traders si aspettano un altro aumento nelle prossime settimane del 13%. Naturalmente, il tipo di sanzioni applicate alla Russia determinerà quanto in alto salirà il palladio.

Sanzioni finanziarie o sanzioni draconiane?

Se le sanzioni saranno finanziarie, con limitazioni all’accesso dei russi alle banche e ai sistemi di pagamento europei ed americani, ci saranno problemi, ritardi e colli di bottiglia per chi deve comprare palladio dai produttori russi. Tuttavia, il metallo potrebbe ancora uscire dalla Russia e la pressione sui prezzi potrebbe essere limitata.

Di tutt’altro impatto sarebbero invece i divieti alle società europee e nordamericane di acquistare palladio russo. Questa ipotesi, che gli esperti ritengono come la meno probabile, potrebbe far volare i prezzi eccezionalmente in alto. Inoltre, significherebbe anche un danno enorme per il settore automobilistico nel mondo occidentale. Il palladio viene infatti utilizzato in parti importanti delle auto quali sono i convertitori catalitici.

Una carenza di palladio che arriva da lontano

Ma, al di là delle questioni geopolitiche, il palladio soffre da alcuni anni di una carenza di offerta che ha spinto in alto i prezzi in tutti gli ultimi sei anni, con l’eccezione del 2021.

Mentre i commercianti si stanno affannando per assicurarsi l’approvvigionamento fisico di metallo, gli hedge fund che negoziano futures sul palladio a New York sembra siano stati colti alla sprovvista come testimoniano i short interest (vendite allo scoperto) verso i livelli più alti dal 2018. Anche per gli operatori finanziari si sta realizzando l’incubo del palladio che non c’è: saranno infatti obbligati ad acquistare il metallo a costi molto più elevati di quanto lo avevano venduto.

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