Palladio 2023: previsioni e tendenze

Dopo un 2022 di estrema volatilità e incertezza, cosa ci attende sul mercato del platino nel corso di quest’anno?

La volatilità che ha contraddistinto il palladio durante lo scorso anno è da ricordare: un massimo storico intraday di 3.339 dollari all’oncia e un minimo da inizio anno di 1.657 dollari.

A inizio 2022 il metallo valeva 1.840 dollari ma, tra gennaio e marzo i prezzi sono saliti dell’81%. La guerra in Ucraina ha mandato in panico il mercato, anche perché la Russia è il secondo produttore mondiale di palladio e, secondo Johnson Matthey, il paese rappresentava il 28% dell’offerta di palladio primario e secondario nel 2021.

Ma, quando il mercato si è reso conto che il palladio del principale produttore russo, Norilsk Nickel, continuava a raggiungere i consumatori, il prezzo è rapidamente sceso a 2.200 dollari per poi risalire a oltre 2.500 dollari sui timori di delisting delle raffinerie russe da parte del London Platinum and Palladium Market (LPPM).

Palladio 2023: previsioni e tendenze

Sfortunatamente per i prezzi del palladio, i problemi derivanti dalle interruzioni dell’offerta sono stati meno gravi rispetto a quelli che hanno indebolito la domanda del settore automobilistico. Si tratta di un segmento chiave per il consumo di palladio e la mancanza di chip e le interruzioni della catena di approvvigionamento hanno pesato sulla produzione di auto. Di fatto, la domanda di palladio non è ancora risalita ai livelli pre-pandemia del 2019 (11,4 milioni di once).

Anche la guerra all’inflazione dichiarata dai maggiori banchieri centrali con il conseguente rialzo dei tassi ha contribuito a mantenere i prezzi del palladio al di sotto dei 2.250 dollari da maggio a ottobre.

Va poi considerato che il boom dei prezzi ha creato solo danni al palladio, visto che il settore automobilistico ha dovuto cercare materiali sostitutivi che costassero meno, come per esempio il platino.

Gli investimenti in palladio continuano a contrarsi

A differenza di altri metalli preziosi, il palladio non è stato in grado di vedere un rialzo della domanda di investimenti. Tra il 2015 e il 2020 abbiamo assistito alla liquidazione di ETF sul palladio, con le partecipazioni scese da un picco di quasi 3 milioni di once a meno di 600.000 once all’inizio del 2021.

Anche nel periodo dei prezzi record dal 2020 al 2022, gli investitori hanno preferito evitare di restare esposti sul palladio, forse timorosi per il crescente spostamento verso i veicoli elettrici. Tanto è vero che il 2022 registrerà una contrazione dell’11% di investimenti al dettaglio, una tendenza che è prevista continuare anche nel 2023.

Le aspettative e previsioni per il 2023

A dicembre scorso, il prezzo del palladio aveva raggiunto 1.657 dollari, il punto più basso da febbraio 2020. Verso fine anno è rapidamente rimbalzato ed ha chiuso il 2022 a 1.806 dollari, poco sotto il valore con cui aveva cominciato l’anno.

Per il 2023 è abbastanza chiaro a tutti che il fattore determinante sarà uno solo: la salute del settore automobilistico. Dopotutto, il comparto auto rappresenta oltre l’80% della domanda di questo metallo.

Secondo Metals Focus, nel 2023, la produzione automobilistica dovrebbe crescere marginalmente e quindi essere d’aiuto per il palladio. Di contro, l’inflazione e il suo impatto sul potere d’acquisto dei consumatori potrebbe avere un effetto negativo sulle vendite di auto.

Tuttavia, come per tutti gli altri metalli e l’economia in genere, saranno determinanti gli sviluppi della guerra tra Russia e Ucraina, sia sul piano militare che sul piano sanzionatorio.

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