Le 10 materie prime che hanno guadagnato di più nel 2021

Le materie prime sono state tra gli assets più volatili nell’ultimo anno. Il mercato ha visto il petrolio guadagnare il 57,8% e il litio addirittura il 477% dall’inizio dell’anno.

L’economia globale, nel 2020 se l’era vista proprio brutta. La pandemia sembrava potesse trascinare il mondo in una crisi lunga e drammatica.

Perciò, i governi di tutto il mondo hanno messo in pista massicci pacchetti di stimolo monetario e fiscale, sia nel 2020 che nel 2021. E la ripresa economica c’è stata, con le fabbriche che hanno ricominciato a produrre e con i consumatori desiderosi di spendere denaro. Anche le materie prime hanno potuto riprendersi grazie al cosiddetto reflation trade, cioè l’accellerazione sia della crescita economica che dell’inflazione.

Wall Street aveva previsto il rialzo delle materie prime

In effetti, i gurú di Wall Street prevedevano un mercato rialzista delle materie prime che avrebbe rivaleggiato con quello del petrolio degli anni ’70 o con il boom della Cina degli anni 2000. Goldman Sachs, per esempio, ritiene che il rally delle materie prime potrebbe rivaleggiare con l’ultimo superciclo dei primi anni 2000.

Si tratta di aspettative del tutto ragionevoli visto che il movimento dei prezzi della maggior parte delle materie prime è stato storicamente sia stagionale che ciclico. Osservando i grafici a 10 anni delle principali commodity si vede come i prezzi tendono a oscillare avanti e indietro verso la loro media.

Comunque, fino ad oggi, possiamo dire che Wall Street aveva ragione. Addirittura, i colli di bottiglia della catena di approvvigionamento hanno infiammato ancora di più il mercato e i prezzi di alcune commodity, i metalli industriali per esempio, sono cresciuti oltre le più ottimistiche aspettative.

Due anni di grande volatilità

Ma é cresciuta oltre ogni immaginazione anche la volatilità. Si prenda per esempio il caso del petrolio. Nel 2020, l’anno in cui l’intero globo è stato alle prese con una pandemia per la prima volta in più di un secolo, i prezzi del petrolio sono diventati negativi, cosa mai accaduta nella storia. Ma, con la graduale riapertura dell’economia globale nel 2021, la domanda di petrolio è aumentata e ha provocato un massiccio aumento dei prezzi fino a raggiungere massimi pluriennali.

Anche se il petrolio è stato uno dei dieci migliori performer nel settore delle materie prime nel 2021, non è stato il numero uno. Sul podio più alto della classifica c’è infatti il litio, il metallo che sta alimentando la rivoluzione verde. Non è certo una sorpresa considerando che il litio è uno dei quattro metalli (gli altri sono rame, nichel e cobalto) che, in uno scenario a zero emissioni nette, potrebbero raggiungere picchi storici altissimi, con il valore totale della produzione in aumento di oltre quattro volte per il periodo 2021-2040.

Ma, per meglio capire quanto sia diventato rialzista il settore delle materie prime, basta leggere la graduatoria delle 10 materie prime più performanti nel 2021.

Le 10 materie prime più performanti nel 2021
  1. LITIO +477%
  2. ETANOLO +125%
  3. CARBONE +111%
  4. AVENA +90%
  5. CAFFÈ +78%
  6. BENZINA +61,7%
  7. NAFTA +61,5%
  8. PROPANO +60,6%
  9. PETROLIO PER RISCALDAMENTO +60,4%
  10. PETROLIO GREZZO +57,8%

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