Non si trovano conducenti di camion. Commercianti di rottame in difficoltà

I costi della logistica interna per la consegna dei rottami in tutta Europa sono aumentati ulteriormente nell’ultimo mese, soprattutto a causa della carenza di conducenti di camion.

La logistica è sempre stata considerata importante, ma non determinante per un business come quello dei rottami. Qualcuno da mandare a ritirare (o consegnare) un po’ di rottame lo si trovava sempre. Questo, però, accadeva nel vecchio mondo prima della pandemia.

Crescono i problemi logisti per i rottami

Oggi, le cose sono radicalmente cambiate e i problemi logistici continuano a mettere in croce i commercianti di rottami, soprattutto in Europa. Non stiamo parlando delle grandi tratte internazionali per raggiungere per esempio la Cina, ma anche di distanze di poche decine di chilometri, per riuscire a ritirare gli scarti dai piccoli fornitori. Mancano infatti i conducenti per i camion.

Secondo Argus, i costi di trasporto su camion per i rottami in paccotti (la forma che consente di massimizzare il carico, minimizzando i costi) sono aumentati ancora di circa il 10% nell’ultimo mese, dopo analoghi aumenti verificatosi lo scorso anno. Parlando di soldi, questo significa un aggravio di almeno 3 euro a tonnellata che, sulle tratte più lunghe diventano 5 euro.

I costi più elevati derivano dall’aumento dei prezzi del diesel, dai prezzi per l’acquisto di nuovi camion e dai maggiori costi per trattenere i conducenti di camion. Infatti, i prezzi del diesel sono aumentati di circa il 30% dall’inizio dello scorso anno, mentre molte case automobilistiche hanno adeguato i prezzi per i nuovi camion nel 2022.

Tuttavia, il problema più grosso è quello dei conducenti che non si trovano. Le aziende devono pagarli molto di più, ma rimane comunque una carenza strutturale che costringe i mezzi aziendali a stare fermi. Solo in Germania, si stima una carenza di 60.000-80.000 conducenti di camion professionisti e le prospettive sono di un peggioramento, con ancor meno conducenti non appena altri settori economici si riprenderanno completamente dalla pandemia di COVID-19.

Molti conducenti hanno lasciato il settore dei rottami durante la pandemia e pochi sono tornati finora. Qualcuno si è ritirato dall’attività e altri si sono trasferiti in settori diversi.

Quando non si sono opzioni per il trasporto…

Tutto questo ha significato per molti commercianti di rottame una maggior dipendenza dai fornitori di servizi logistici esterni, cosa che ha ulteriormente aumentato i costi logistici almeno del 10%, ma in alcuni casi anche del 20%. Una situazione che mette con le spalle al muro chi ha contratti da rispettare e che non ha altra opzione se non quella di accettare costi salati per consegnare rottami ai propri clienti (o per ritirali dai fornitori).

Per il mercato del rottame, il costo dei trasporti su strada è decisivo, tanto da determinare la convenienza di raccogliere o consegnare materiale in una certa area geografica. In altre parole, è una variabile che disegna la mappa geografica delle miniere di rottame sul territorio.

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