Si va verso un divieto delle esportazione di rottami in Europa?
C’è aria di restrizioni all’esportazione di rottami nell’Unione Europea. Per questo, alcune grandi aziende hanno scritto una lettera ai responsabili di Bruxelles.
C’è aria di restrizioni all’esportazione di rottami nell’Unione Europea. Per questo, alcune grandi aziende hanno scritto una lettera ai responsabili di Bruxelles.
I produttori di acciaio europei cominciano ad essere seriamente preoccupati circa la carenza di magnesio che può colpire la produzione.
La domanda di alluminio da parte del settore aerospaziale e automobilistico tornerà più velocemente del previsto e sarà come uno tsunami per il mercato.
Le quotazioni del ferro sono in calo in Cina, mentre il governo si sta muovendo per raffreddare i prezzi del carbone.
La disconnessione tra il desiderio di meno combustibili fossili e la domanda globale in continua crescita potrebbe far salire il prezzo del petrolio sopra i 100 dollari.
Gli esperti prevedono l’aumento delle capacità dei principali produttori di litio a livello globale, spinte da margini di profitto più elevati e dall’aumento dei prezzi.
A livello globale continua la discesa della produzione acciaio grezzo, tra prezzi elevati e una crisi energetica che sta mettendo in ginocchio tutto il settore dei metalli.
La grave crisi energetica che sta colpendo l’India rischia di mietere attori economici importanti come le fonderie di alluminio.
Secondo gli operatori siderurgici britannici il settore è “al macello”. I costi energetici sono così alti da spingere fuori dal mercato l’acciaio inglese.
I problemi energetici cinesi hanno fermato o limitato la produzione di magnesio. Si tratta di una minaccia senza precedenti per tutta l’industria automobilistica, soprattutto europea.
I vincoli all’offerta di metalli industriali potrebbero protrarsi fino al 2022. La crisi energetica è il fattore chiave da non perdere di vista.
Il mercato del rame è in difficoltà, mentre le opinioni degli esperti non sono concordi sulle prospettive dell’offerta nel breve termine.
Ci sono ancora cattive notizie per i consumatori di alluminio. Questa volta sono le leghe di alluminio a complicare la vita a chi deve acquistare metallo.
I prezzi dello zinco esplodono ai massimi da 14 anni mentre i costi energetici pesano duramente sui produttori.
La frenata dell’acciaio cinese è una diretta conseguenza della crisi energetica. Manca carbone e, a catena, manca energia elettrica.
Mentre in Cina la domanda di acciaio rallenta, nel resto del mondo accelera. Nei paesi in via di sviluppo tutto dipenderà dall’avanzamento delle vaccinazioni.
Per la prima volta in quattro mesi, i prezzi del rame al London Metal Exchange sono saliti al di sopra di 10.000 dollari durante gli scambi infra-giornalieri.
Mesi davvero difficili per i consumatori europei di magnesio, un metallo indispensabile anche per le leghe di alluminio. E le prospettive sono a peggiorare…
Nonostante i timori per il mercato immobiliare e per la crisi energetica, i prezzi del ferro cinese hanno ripreso a crescere.
I prezzi dello zinco sono ai massimi da 3 anni, ma i broker non sono troppo ottimisti per i prossimi mesi. Ecco cosa prevedono…
I prezzi dell’alluminio sono saliti ai massimi da 13 anni con l’aggravarsi della crisi energetica in Cina e nel resto del mondo.
Dalla Cina pessimi segnali per i consumatori di alluminio. La produzione a settembre ha cominciato a scendere e, ad ottobre, farà lo stesso.
La crisi energetica cinese e i guai finanziari di Evergrande alimentano dubbi e preoccupazioni circa il futuro prossimo del rame.
I produttori di alluminio non riescono a rispondere ad una domanda troppo forte, mentre la crisi energetica complica ulteriormente la situazione. E i prezzi non possono che salire…
La crisi energetica mondiale sta colpendo anche la Cina e il suo sistema produttivo, con conseguenze significative sulla produzione di metalli.
La produzione di nichel ha ripreso a crescere dopo la frenata della pandemia di coronavirus. Grazie soprattutto all’Indonesia, alle Filippine e al Brasile.
La minaccia di una crisi energetica senza precedenti incombe su tutto il mondo, con l’Europa nella posizione più debole di tutti.
Anche il mercato del ferro-cromo ha perso l’equilibrio e i prezzi sono schizzati verso l’alto. Il problema più grave è la carenza di cromo.
Le diminuzioni della produzione globale di acciaio e di alluminio vanno a braccetto, con la Cina che ne determina le sorti come al solito.
BlackRock ha ridotto quasi a zero gli investimenti in oro del suo fondo “Global Allocation Fund MALOX”. Ecco perché…