Quasi 2 anni che non succedeva: cala la produzione di alluminio cinese

Dalla Cina pessimi segnali per i consumatori di alluminio. La produzione a settembre ha cominciato a scendere e, ad ottobre, farà lo stesso.

A settembre, la produzione di alluminio in Cina ha visto il primo calo in 21 mesi.

Secondo i dati di Shanghai Metals Market (SMM), durante i 30 giorni di settembre la Cina ha prodotto 3,11 milioni di tonnellate di alluminio, in calo dello 0,10% su base annua. La produzione media giornaliera è stata di 103.700 tonnellate, in calo di 300 tonnellate nel mese. L’alluminio liquido ha rappresentato il 64,6% della produzione totale di alluminio, con un calo di 2 punti percentuali rispetto ad agosto.

Un segnale che non fa presagire nulla di buono per i consumatori di alluminio

Per quanto la diminuzione possa apparire lieve, si tratta di un segnale molto forte, visto per quanto tempo la macchina produttiva cinese ha continuato a macinare un aumento dietro l’altro. La retromarcia che i dati segnalano, va a confermare, se mai ce ne fosse stato bisogno, che non ci sarà abbastanza alluminio nei prossimi mesi a causa dei problemi energetici e delle politiche per contenere l’inquinamento.

Come ormai tutti sanno, è la Cina il principale driver del mercato dell’alluminio mondiale e la notizia del calo di settembre conferma il momento da incubo che stanno attraversando i consumatori di tutto il mondo alle prese con prezzi altissimi e carenza di metallo.

Con ogni probabilità, anche ad ottobre, la capacità produttiva diminuirà

Quest’anno la Cina ha prodotto 29,08 milioni di tonnellate di alluminio da gennaio a settembre, con un aumento del 6,01% su base annua. Le capacità operative nella Mongolia Interna, nello Yunnan e nel Guangxi sono state ridotte a causa della mancanza di energia e dei controlli sul consumo energetico. Per fortuna, Zhaofeng, Xinheng, Hengkang e altri hanno ripreso la produzione.

Infine, un’altra cattiva notizia per i consumatori. La capacità operativa potrebbe continuare a diminuire anche in ottobre. Qinghai e Ningxia potrebbero abbassare i ritmi operativi, mentre è certo che non ci sarà una ripresa della produzione, né nuova capacità produttiva da mettere in linea.

METALLIRARI.COM © SOME RIGHTS RESERVED