La produzione mondiale di acciaio grezzo è diminuita a settembre. È il quarto mese consecutivo di discesa mese su mese.
Quest’anno, fino ad ora, la produzione mondiale ha registrato un –8,9%
Secondo la World Steel Association, la produzione mondiale è scesa a 144,4 milioni di tonnellate da 154,4 milioni di tonnellate del mese precedente. Su base annua la discesa è stata dell’8,9%.
Ci troviamo in un momento particolarmente critico per il mercato dell’acciaio. Infatti, i produttori di metalli di tutto il mondo sono schiacciati dal peso dell’aumento dei costi energetici. È notizia recente che il gigante belga dello zinco, Nyrstar, taglierà la produzione in risposta all’aumento dei costi energetici, così come Glencore, che ha fermato parte della produzione del suo stabilimento di zinco di Portovesme, in Sardegna, per le stesse ragioni.
Anche il principale produttore cinese di acciaio, a settembre, ha visto la sua produzione diminuire da 83,2 milioni di tonnellate a 73,8 milioni di tonnellate. Per la China Iron and Steel Association, nei primi 3 trimestri di quest’anno, il settore siderurgico cinese è sostanzialmente riuscito a soddisfare la domanda di acciaio delle industrie a valle, nonostante i prezzi elevati delle materie prime e dei combustibili. Tuttavia, i mesi che ci aspettano potrebbero essere più complessi.
Giappone ed Europa in controtendenza
Anche in India, un altro gigante della produzione di acciaio, la produzione di settembre è diminuita: 9,5 milioni di tonnellate rispetto ai 9,9 milioni di tonnellate di agosto. Anche qui, il settore dei metalli è nel bel mezzo di una grave crisi energetica a causa di una drammatica carenza di carbone.
Sempre in Asia, la produzione giapponese ha raggiunto 8,1 milioni di tonnellate, in aumento del 25,6% anno su anno.
Infine, l’Unione Europea ha prodotto a settembre 12,7 milioni di tonnellate, con un aumento del 15,6% anno su anno.
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