Norsk Hydro taglia la produzione di alluminio di oltre 100mila ton
Mentre la domanda cala e la crisi energetica avanza, Norsk Hydro chiude la produzione in altri 2 stabilimenti di alluminio primario in Norvegia.
Mentre la domanda cala e la crisi energetica avanza, Norsk Hydro chiude la produzione in altri 2 stabilimenti di alluminio primario in Norvegia.
Le prospettive a breve termine per il rame dovrebbero far piacere ai consumatori. Ma attenzione a non illudersi, nel medio termine sarà sempre più difficile trovare metallo e i prezzi saranno molto più alti.
Anche se i mercati del nichel e dell’acciaio inossidabile continuano a essere influenzati negativamente da fattori di rischio economico globale, i prezzi stanno salendo.
Le forniture globali di alluminio soffrono per gli arresti produttivi di molte fonderie in Europa. La Cina, al contrario, sta producendo a livelli record.
Il prezzo del carbonato di litio, utilizzato nelle batterie delle auto elettriche, è balzato in Cina al nuovo record di 500.500 yuan per tonnellata.
Il rally dell’acciaio è definitivamente finito. I prezzi continueranno a diminuire a causa della debole domanda, soprattutto in Cina.
Le quotazioni dell’oro scendono in vista della riunione della Federal Reserve statunitense, che si pensa alzerà in modo significativo i tassi d’interesse.
Il settore dell’alluminio in Europa avrà un inverno difficile e nessuno ha un’idea di quello che potrà davvero succedere.
La Commissione Europea ha presentato un piano di emergenza per la crisi energetica. Il piano include una nuova tassa e un quadro sul tetto massimo dei prezzi dell’energia.
L’incertezza regna sovrana sul mercato dell’acciaio e ArcelorMittal abbassa i prezzi dei coil laminati a caldo (HRC).
Mentre alcuni consumatori hanno scelto di evitare l’alluminio della Rusal, la maggioranza compra approfittando di sconti vantaggiosi.
Anche ai più esperti qualche volta sfugge di mira il contesto globale dei mercati, soprattutto quando si tratta di rottami di rame.
Gli effetti della crisi energetica nel settore dell’alluminio produrranno conseguenze negative a lungo termine in tutta l’Unione Europea.
Un fiume di preoccupazioni per l’offerta di acciaio in Europa ha ridotto l’impatto sul mercato di una domanda molto debole.
Crescono in tutta Europa le preoccupazioni che le interruzioni alla produzione di alluminio per i prezzi troppo alti dell’energia provocheranno carenza di metallo.
Nonostante la guerra in Ucraina, Unione Europea e Stati Uniti hanno aumentato l’acquisto di metalli industriali (soprattutto alluminio e nichel) dalla Russia.
Mentre l’Unione Europea sta pensando di imporre un tetto al prezzo del gas russo, i ricavi di Gazprom corrono e, quest’anno, raggiungeranno i 100 miliardi di dollari.
Il più grande produttore di acciaio d’Europa ha ulteriormente ridotto la sua produzione in Europa, con il fermo di un altoforno in Polonia.
L’Europa va verso un inverno drammatico per il suo tessuto industriale e i produttori di metalli rischiano la morte. Quali conseguenze per il rame?
Questa settimane c’è stato il più grande aumento da febbraio delle scorte di alluminio LME. Cosa sta succedendo alla borsa di Londra?
Quanto potrà scendere ancora il prezzo del platino? Se non ci saranno shock sul fronte dell’offerta, gli analisti restano pessimisti.
Secondo EUROFER, le prospettive per il settore siderurgico europeo per il resto di quest’anno non sono buone. Perciò ha dimezzato le sue previsioni di crescita della produzione.
Aldel ha dichiarato che sta mettendo fuori servizio la capacità rimanente nella sua fonderia di Farmsum, in Olanda. La causa? La continua crescita dei costi dell’energia.
Una delle più importanti agenzie di credit rating del mondo è molto pessimista sulla crescita globale. Ma i prezzi dei metalli industriali non crolleranno.
La tanto attesa ripresa dell’economia in Cina non si vede e molti pensano non arriverà più. Nel frattempo, la siderurgia è in crisi profonda.
Nel bel mezzo di una crisi dell’offerta e una prevista crisi della domanda di alluminio, qualche analista azzarda delle previsioni per i prossimi anni.
I prezzi del rame hanno interrotto il ribasso degli ultimi 3 giorni, ma rimangono ancora grandi incertezze circa la direzione che prenderanno nel breve termine.
Molti produttori di acciaio europei stanno annunciando aumenti di prezzo seguendo la strada aperta da ArcelorMittal la scorsa settimana.
Secondo gli analisti di Goldman Sachs gli investitori dovrebbero comprare materie prime senza preoccuparsi, almeno per il momento, per la recessione.
I timori di una recessione incombente non stanno deprimendo i prezzi delle leghe di alluminio a causa dei timori per gli effetti della crisi energetica sull’offerta.