C’è una grande disponibilità di rottame ferroso sul mercato di dicembre e una sostanziale incertezza per quanto riguarda i prezzi.
Soprattutto i fornitori tedeschi si trovano nelle condizioni di offrire consistenti tonnellaggi ai clienti italiani che, di conseguenza, tendono a diminuire i loro prezzi di almeno 10 euro a tonnellata per il rottame proveniente dall’estero e di 15 euro per quello domestico.
In Europa i prezzi dei rottami sono deboli, ma in Turchia…
Nel resto del continente europeo ci sono però alcune differenze e in Francia, per esempio, sembra che l’offerta di rottame sia scarsa, ma sta diventando sempre più difficile vendere rottami di qualità inferiore. Nel frattempo, in Germania i commercianti di rottame chiedono aumenti di 10 euro a tonnellata. Inoltre, ci sono voci che riferiscono di scorte di prodotti lunghi assai elevate in alcuni paesi dell’Europa orientale.
Per fortuna di chi vende rottame ferroso, a dare un sostegno ai prezzi che si registrano in Europa c’è però il mercato turco dove, dalla scorsa settimana, tutte le acciaierie hanno aumentato i prezzi di acquisto dei rottami domestici e stanno importando HMS 1&2 80:20 proveniente dalla zona baltica a 370 dollari per tonnellata (CFR Turchia).
Crescono i timori per gennaio
Ma la questione più interessante riguarda quello che potrebbe succedere con l’inizio del nuovo anno. Infatti, si stanno diffondendo timori che a gennaio ci sarà un sostanziale calo dei prezzi dei prodotti finiti e anche dei rottami, a causa di livelli di scorte in tutta Europa eccezionalmente elevati.
In sintesi, non sembra ci saranno grossi scossoni di prezzo per il mese di dicembre, ma a gennaio ci potrebbe essere un terremoto, anche a seguito dell’aumento dei prezzi dei trasporti in tutta Europa e per i costi dell’energia che nei prossimi mesi di certo cresceranno.
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