Blackout di corrente in vista? In Kosovo sta già succedendo
In Europa, la crisi energetica si fa sentire: in Kosovo ci sono continui blackout che colpiscono la maggior parte dei suoi due milioni di cittadini.
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In Europa, la crisi energetica si fa sentire: in Kosovo ci sono continui blackout che colpiscono la maggior parte dei suoi due milioni di cittadini.
Ci aspettano settimane critiche. Se il freddo sarà intenso, il collasso del sistema energetico ci farà dimenticare anche il COVID.
Il fermo di 4 centrali nucleari francesi acuisce la crisi energetica in Europa. Se le temperature invernali saranno più basse di 2 o 3 gradi rispetto al normale, saranno guai seri per aziende e consumatori.
I prezzi del gas naturale crescono all’impazzata, mentre si avvicinano settimane particolarmente fredde. Proprio nessuno si rende conto del rischio che stiamo correndo?
I prezzi del gas naturale sono in forte aumento e gli investitori, al contrario dei consumatori, guardano al settore con entusiasmo.
I prezzi dell’energia elettrica sono in aumento in tutta Europa mentre gli esperti si aspettano che la carenza di gas naturale possa peggiorare.
Rolls Royce ha raccolto 617 milioni di dollari per finanziare la prossima generazione di tecnologia nucleare a basso costo e a basse emissioni di carbonio.
Nell’ultimo anno la domanda energetica dell’Italia è stata pari a 143,5 mln di tonnellate equivalenti di petrolio, soddisfatta per tre quarti dalle importazioni.
Gli attivisti pro-nucleari tedeschi hanno manifestato a Berlino, in una manifestazione inconsueta e controcorrente.
La Bielorussia minaccia di interrompere i flussi di gas in transito verso l’Europa. Si prevede che i prezzi del gas saranno di nuovo molto volatili.
È grazie al gas sporco e schifoso della Russia che l’Europa non si sta congelando. Ma i politici europei continuano a raccontare bugie circa la questione energetica.
Mentre il Regno Unito ha deciso importanti investimenti nel settore nucleare e mentre i fondi di investimento comprano, i prezzi dell’uranio schizzano verso l’alto.
La produzione spagnola a carbone ha raggiunto i massimi da gennaio di quest’anno. Un fenomeno che sta investendo tutta l’Europa a seguito della crisi energetica.
L’interruzione di gas dall’Algeria alla Spagna è solo l’ultimo di una serie di problemi che minacciano la sicurezza energetica europea.
La disconnessione tra il desiderio di meno combustibili fossili e la domanda globale in continua crescita potrebbe far salire il prezzo del petrolio sopra i 100 dollari.
A Timisoara, in Romania, abitazioni private ed edifici pubblici sono rimasti senza riscaldamento perché il comune non riesce più a pagare le bollette energetiche.
Il governo dell’Ecuador ha congelato i prezzi del carburante nel tentativo di attenuare la crescente pressione sociale e politica.
La crisi energetica globale sta evidenziando tutta la vulnerabilità di una delle regioni più ricche del mondo: l’Europa.
I consumatori della Moldavia sono stati esortati ad usare il gas con parsimonia perché il gas naturale russo comincia a mancare.
La nostra crescente dipendenza da Mosca non è solo un pericolo geopolitico, ma anche una seria minaccia per gli obiettivi climatici.
Da quando i prezzi del gas in Europa hanno iniziato a salire drammaticamente, il gas naturale è diventato improvvisamente importante.
I problemi energetici stanno assillando anche le raffinerie di metalli. Ecco come i polacchi stanno cercando di risolvere il problema…
La minaccia di una crisi energetica senza precedenti incombe su tutto il mondo, con l’Europa nella posizione più debole di tutti.
Mentre scattano i nuovi esosi aumenti delle bollette di elettricità e gas, le prospettive energetiche per i prossimi mesi sono preoccupanti.
Quali sono i paesi che detengono le più grandi riserve di carbone del mondo? In Europa è la Germania a primeggiare, ma nel mondo primeggiano gli Stati Uniti.
La situazione energetica europea è preoccupante. I prezzi del gas naturale stanno diventando proibitivi mentre l’Europa è senza gas.
I produttori di acciaio ucraini soffrono già per il boom dei prezzi del gas naturale, ma l’ondata sta per investire tutta l’Unione Europea.
C’è chi non ha gas a sufficienza (l’Unione Europea) e chi ne ha troppo (la Russia). Di certo, si tratta di uno squilibrio destinato a durare a lungo.
Mentre i prezzi del gas naturale volano alle stelle, le scorte europee rimangono basse. Probabilmente, sarà necessario ricominciare a bruciare carbone.
Quello che sta succedendo in Spagna con il caro bollette e gli interventi del governo per ridurle, potrebbe essere da esempio anche per l’Italia.