Arriverà anche il momento dell’uranio?
L’uranio è reduce da anni pessimi, con prezzi caduti a livelli molto bassi e incapaci di risollevarsi. Cosa attendersi nel corso dei prossimi anni?
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L’uranio è reduce da anni pessimi, con prezzi caduti a livelli molto bassi e incapaci di risollevarsi. Cosa attendersi nel corso dei prossimi anni?
Non saranno le battaglie per i diritti delle donne o per la libertà di stampa che segneranno il destino dell’Iran, ma quelle che si stanno combattendo per la gestione dell’industria petrolifera del paese.
Anche se il presidente degli Stati Uniti dice che paesi come la Corea del Nord non devono avere accesso a materiale nucleare, l’intera area geografica dell’Asia orientale sta diventando una polveriera atomica.
La competizione per il mercato dell’auto elettrica sta spingendo i prezzi del litio verso l’alto. E le prospettive incoraggiano un forte ottimismo.
Vaste aree disabitate dove vengono installati una miriade di pannelli solari. I parchi solari sono una delle chiavi per ottenere energia inesauribile a basso impatto ambientale. Ma, in alcuni casi, sono anche delle meraviglie architettoniche.
Per capire cosa ci riserva il mercato petrolifero nei prossimi anni, non c’è niente di meglio che ripercorrere la storia recente della più importante delle materie prime.
Siamo proprio sicuri di sapere di cosa stiamo parlando quando ci riferiamo al petrolio? Un piccolo approfondimento per una materia prima che, nel bene o nel male, gioca un ruolo determinante nel destino economico e politico di quasi tutti i paesi del globo.
È uno dei metalli più importanti per la nostra società e lo diventerà ancora di più nel prossimo futuro. Meglio conoscerlo che averne paura…
Le tensioni che si sono create in Medio Oriente potrebbero avere conseguenze drammatiche. E i prezzi del petrolio potrebbero volare a 500 dollari. Impossibile o soltanto improbabile?
Anche se i prezzi dell’uranio continuano a deludere, l’energia nucleare attrae l’interesse di molti investitori, soprattutto per gli sviluppi in Cina e India.
Sul mercato del petrolio è in corso uno scontro feroce tra i giganti dell’economia mondiale. Gli esiti nel breve termine sono incerti e imprevedibili ma, nel medio termine, il risultato è già stato scritto.
Gli investitori in tecnologie verdi (cleantech) farebbero bene a prepararsi per i nuovi sviluppi del mercato nel 2016.
Una breve panoramica del mercato del carbone nel 2015, per meglio immaginare cosa può succedere durante il prossimo anno.
Il problema dei debiti delle compagnie petrolifere potrebbe rivelarsi una mina pronta a scoppiare. Più i prezzi del petrolio scendono e maggiore è il rischio che ciò avvenga.
La nuova tecnologia Carbon Capture and Storage (CCS) è essenziale per il futuro energetico e ambientale del nostro pianeta. Ecco perché suscita tanto interesse tra le multinazionali del carbone.
Le ultime previsioni della International Energy Agency indicano prezzi del petrolio bassi ancora per anni. Ma crescono le preoccupazioni sul piano geopolitico a causa dei nuovi equilibri energetici globali.
Il destino delle grandi multinazionali del petrolio è segnato? La fine dei grandi progetti di estrazione condannerà all’estinzione anche le Sette Sorelle?
Con una domanda in crescita, ma prezzi che non accennano a riprendersi, il petrolio continua a destabilizzare le materie prime e le piazze finanziarie di tutto il mondo. Una raccolta di articoli per approfondire e cercare di capire un mercato che, nel bene e nel male, condiziona la vita di tutti gli abitanti del nostro pianeta.
Chi opera sul mercato delle materie prime guarda con preoccupazioni e speranze a quello che sta accadendo sul mercato petrolifero, dove l’incertezza non è mai stata così alta.
Nonostante stia spendendo milioni di dollari per la lotta al cambiamento climatico, il miliardario George Soros ha deciso di investire nel carbone. Ma le cose potrebbero stare diversamente da come appaiono…
Il torio, un metallo leggermente radioattivo presente nelle rocce e nei terreni, promette di essere un valido sostituto dell’uranio, più abbondante, più sicuro e più economico.
La sicurezza degli oleodotti e dei gasdotti è un tema che accende l’interesse del pubblico soltanto in caso di disastri ambientali. Tuttavia, anche il recente incidente di Long Lake dimostra che l’attenzione verso la sicurezza e la prevenzione in questo settore non dovrebbe mai abbassarsi.
Produzione petrolifera in aumento in quasi tutto il mondo e per i prossimi anni la situazione non sembra destinata a cambiare. Ecco, paese per paese, cosa è successo e cosa succederà.
L’Arabia Saudita ha appena aumentato la produzione di petrolio ad un livello record, mai raggiunto nella storia. Lo sta facendo in un momento di prezzi del petrolio da record negativo. Cosa ha in mente?
Il recente e storico accordo sul nucleare iraniano, avrà importanti e significative ripercussioni sul prezzo del petrolio internazionale, anche se in tempi meno rapidi di quanto molti temevano.
Il picco mondiale della produzione di petrolio convenzionale è avvenuto nel 2005-2006, ma l’offerta di combustibili liquidi non è diminuita, principalmente a causa dei giacimenti di “petrolio di scisto” (o “tight oil”) recentemente sviluppati. Con l’incombente picco mondiale di “tutti i liquidi” è probabile che l’industria tenterà un nuovo e strenuo sforzo per strizzare le ultime gocce di petrolio liquido da qualsiasi fonte ci sia a disposizione, a prescindere da quanto sia sporca e costosa.
La mappa della produzione di combustibile nucleare nel mondo può fornire preziose indicazioni sulla distribuzione del “potere dell’energia” a livello geografico.
L’attuale collasso dei prezzi del petrolio trova qualche parallelo con un caso molto più vecchio: quello dell’olio di balena e delle “ossa di balena” nel 19° secolo, essendo entrambi beni che hanno sofferto dell’esaurimento e di un picco di produzione.
Un articolo del 2008 del Prof. Ugo Bardi, quando i prezzi del petrolio viaggiavano verso i massimi, ci aiuta a capire meglio le dinamiche di una risorsa naturale a cui la nostra società ha affidato il proprio destino.
La crisi mondiale del mercato del carbone ha risvegliato l’interesse della Glencore, il più grande trader del mondo, per l’intero settore. Lo shopping di miniere di carbone in saldo è cominciato.