Il mercato dell’uranio ha attraversato un anno, il 2014, caratterizzato da profonde delusioni.
All’inizio dello scorso anno esistevano fondate speranze che i prezzi dell’uranio potessero crescere significativamente, dopo gli anni di sofferenza seguiti al disastro di Fukushima. La maggior parte delle previsioni annunciavano un’imminente crescita del mercato. Ma i prezzi sono rimasti stabili fino a marzo, per poi scendere.
Naturalmente, anche le quotazioni azionarie delle società impegnate nel settore, hanno risentito negativamente della situazione.
Tuttavia, le ultime settimane hanno acceso un rinnovato ottimismo poichè il settore potrebbe essere sull’orlo di un aumento significativo.
Anche se negli ultimi mesi il prezzo spot dell’uranio è aumentato del 50%, i prezzi sono ancora depressi. Tuttavia, le notizie che i due reattori nucleari giapponesi di Sendai saranno riavviati nel 2015, ha ulteriormente alimentato interesse su tutto il mercato.
Gli osservatori sono rimasti spiacevolmente sorpresi dai lunghi tempi impiegati per il riavvio dei reattori in Giappone e delle lungaggini burocratiche per ottenere tutte le approvazioni da parte degli enti preposti.
Le tensioni in Russia e in Ucraina, che hanno costretto l’Unione Europea ad infliggere le sanzioni economiche, hanno portato ad un ulteriore inasprimento della domanda di uranio.
Anche se gli investitori non sono stati così duramente colpiti come successo nel caso di oro e argento, molti nuovi progetti ed investimenti sono rimasti al palo a causa del cattivo andamento del mercato, che ha costretto molte società ad aspettare tempi migliori.
Tuttavia, sono sempre di più gli analisti che credono che l’uranio sarà una delle materie prime su cui puntare nel 2015, visto che la domanda per gli approvvigionamenti a lungo termine potrebbe subire un’impennata.
È arrivato finalmente il momento dell’uranio? Come sempre la parola passa al mercato…