Sono ormai 50 anni che la comunità scientifica parla di un tipo di reattore che potrebbe rivoluzionare l’intera industria nucleare.
Tra il 1970 e il 1976, queste ricerche arrivarono al loro culmine presso l’Oak Ridge National Laboratory (Stati Uniti), ma per mancanza di fondi l’intero progetto terminò.
Adesso, una societá canadese, la Terrestrial Energy, ha ripreso le ricerche e sta lavorando su un Integral Molten Salt Reactor (IMSR) un reattore che utilizza combustibile liquido invece di combustibile solido convenzionale. La tecnologia risale al 1950, quando si cercava di ottenere reattori nucleari più stabili.
L’IMSR, come anche i reattori raffreddati a metallo liquido, rientra nella categoria dei cosiddetti reattori light-element-moderated.
A differenza dei reattori tradizionali non usa combustibile solido, bensí un combustibile liquido sotto forma di fluoruro fuso o sale cloruro combinato con uranio a basso arricchimento. Inoltre viene aggiunto torio come integratore dell’uranio. Dal momento che sia il combustibile che i refrigerante sono liquidi, il reattore non può fondere.
È molto più piccolo di un reattore convenzionale ed ha una vita stimata in sette anni, al termine della quale si applicano le procedure convenzionali di stoccaggio a lungo termine. Il reattore è così piccolo che può essere trasportato quasi ovunque nel mondo, su camion o su treno.
Secondo la Terrestrial Energy, il reattore diventerà commercialmente più interessante rispetto ai reattori nucleari convenzionali.
Il nuovo reattore risolverebbe il problema dei costi estremamente elevati per lo sviluppo di progetti nucleari. Ciò renderebbe estremamente competitiva l’energia nucleare nei confronti del carbone, del gas e del petrolio, cambiando radicalmente tutto il mercato energetico mondiale.
Inoltre, un reattore che non può fondere, annullerebbe le preoccupazioni circa i rischi di incidenti con conseguenze disastrose.
Terrestrial Energy spera di costruire la prima centrale nucleare con reattori nucleari a sale fuso a partire dal 2020.