Energia nucleare in Italia: il governo vuole arrivare all’11% del nostro fabbisogno energetico

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Il governo italiano punta a generare almeno l’11% del fabbisogno energetico del paese dall’energia nucleare entro il 2050 e, se necessario, potrebbe raddoppiare tale cifra per raggiungere i suoi obiettivi climatici.

Nel nuovo Piano Nazionale per l’Energia e il Clima (PNEC) inviato questa settimana a Bruxelles, si prevede l’installazione di non meno di 8 GW di capacità di energia nucleare (ma si potrebbe arrivare fino a 16 GW), utilizzando principalmente piccoli reattori modulari, ma anche impianti a fusione.

L’opzione nucleare garantirebbe un risparmio di circa 17 miliardi di euro rispetto all’opzione senza nucleare. Inoltre, significherebbe anche un minor consumo di gas legato alla tecnologia di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS).

L’Italia aveva vietato l’energia nucleare con un referendum nel 1987 dopo il disastro di Chernobyl, ma il governo di Giorgia Meloni ha espresso il suo sostegno alla tecnologia nucleare.

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