Il nucleare divide la UE. C’è chi apre nuove centrali e chi le chiude

Mentre alcuni paesi europei stanno chiudendo le centrali nucleari, altri stanno investendo in nuovi impianti. Sul nucleare, l’Europa è profondamente divisa.

Su una questione vitale e strategica come l’energia nucleare, i paesi dell’Unione Europea (EU) sono fortemente divisi. Mentre alcuni paesi come la Germania, stanno chiudendo le loro centrali nucleari, altri (Finlandia e Ungheria per esempio) stanno sviluppando nuovi impianti.

L’energia nucleare è ufficialmente verde nella UE

Di conseguenza, nessuno sa in quale direzione si muoverà l’Europa nei prossimi anni nello sviluppo del nucleare, nonostante la Commissione Europea abbia affermato la necessità di una transizione verde accelerata che includa nucleare e gas naturale. Il gas naturale è visto come un combustibile di transizione, necessario per garantire la sicurezza energetica nel passaggio dai combustibili fossili più sporchi alle alternative ecologiche. L’energia nucleare è vista come pulita poiché non emette gas serra.

Come accennato, molti paesi europei continuano a non essere d’accordo sull’uso dell’energia nucleare e sullo sviluppo di nuovi impianti. Ad aprile, la Germania ha chiuso le sue ultime 3 centrali nucleari, dopo una storia nucleare di circa 60 anni. Secondo molti tedeschi, un eccessivo affidamento sull’energia nucleare potrebbe distrarre dallo sviluppo delle operazioni di energia rinnovabile. Inoltre, una parte importante del governo tedesco, quella del Partito dei Verdi, sostiene che l’energia nucleare non sia né verde né sostenibile.

Le economie emergenti stanno realizzando nuovi reattori

Al contrario, soprattutto le economie emergenti del continente, vogliono l’energia nucleare. All’inizio di quest’anno, c’erano piani in fase avanzata per nuovi reattori nucleari in Ungheria, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia e Romania. Secondo questi paesi, l’energia nucleare è la chiave per la sicurezza energetica, che permette loro di ridurre la dipendenza dall’energia russa e di sostenere una transizione verde accelerata.

Anche la Finlandia ha appena aperto un nuovo importante impianto nucleare, il più grande d’Europa fino ad oggi. Dopo 14 anni di ritardi, l’impianto di Olkiluoto 3 fornirà circa il 40% dell’elettricità della Finlandia.

Tornando all’Europa nel suo insieme, è amaro constatare che esistano profonde divisioni su un tema tanto cruciale e importante per il futuro della vita di tutti i cittadini. Impossibile ad oggi prevedere in quale direzione si muoverà il continente, ma è certo che tutte queste divisioni porteranno, nella migliore delle ipotesi, a grandi ritardi e rinvii nella realizzazione del tanto decantato Green Deal.

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