Da oggi aumentano le bollette. Ma è solo l’inizio… l’inverno ci costerà caro!

Mentre scattano i nuovi esosi aumenti delle bollette di elettricità e gas, le prospettive energetiche per i prossimi mesi sono preoccupanti.

Da oggi scatta l’aumento della luce (+30%) e del gas (+15%). Ma l’aumento reale è molto più alto visto che il rincaro è del 45% per la luce e del 30% per il gas, contenuto dall’intervento del governo Draghi che questa volta ha ammorbidito la stangata per i consumatori.

I nodi arrivano al pettine

Ma non si tratta di un problema solo italiano, ma di un problema che investe tutta l’Europa e il mercato mondiale dell’energia. In Italia il problema è più drammatico a causa delle politiche energetiche del passato che mostrano oggi i loro effetti deleteri. Siamo il paese con le tariffe più alte d’Europa oltre a dipendere quasi completamente dalle forniture oltre confine.

In un momento in cui i costi di approvvigionamento del gas sono impazziti in tutto il mondo per l’aumento della domanda, per la chiusura di importanti impianti per far spazio all’energia verde e per le quotazioni della CO2 triplicate (sono costi addebitati alle aziende che inquinano), all’Italia e all’Europa non resta che mettere mani al portafoglio e pagare quello che c’è da pagare. Ma potrebbe anche andare ancora peggio nei prossimi mesi se la Russia deciderà di far pesare ancora di più il suo gas naturale o, peggio, di farlo scarseggiare in Europa per favorire i clienti asiatici.

Senza gas, niente elettricità

Il gas serve per produrre elettricità e, soprattutto in Italia, è per il momento indispensabile. Un dato di fatto che contrasta con quanto i politici hanno detto alle persone circa l’energia verde e la possibilità di sostituire le fonti energetiche tradizionali in poco tempo e quasi gratis, mantenendo inalterate le abitudini dei consumatori di divorare sempre più energia.

Questo inverno, in Europa, i consumatori capiranno meglio cosa significa e quanto costa davvero una transizione energetica per certi versi incosciente. Uno scenario che gli slogan politici degli ultimi decenni che promettevano “energia pulita e gratuita per tutti in poco tempo“, si sono guardati bene dal descrivere.

I consumatori dovrebbero essere seriamente preoccupati per le prospettive energetiche del nostro paese nei prossimi mesi, ma anche nei prossimi anni. Non solo per quanto gli costerà accendere la luce o riscaldare la casa, ma soprattutto per gli effetti negativi su tutto il sistema industriale che perderà competitività sui mercati internazionali.

Se c’è qualcuno che non ha ancora capito che il problema energetico è fondamentale e di primaria importanza per il nostro paese, può sempre aspettare il prossimo aggiornamento tariffario che scatterà il prossimo 1° gennaio.

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