Mini reattori Rolls Royce, energia verde ed economica per il Regno Unito

Rolls Royce ha raccolto 617 milioni di dollari per finanziare la prossima generazione di tecnologia nucleare a basso costo e a basse emissioni di carbonio.

In Italia la gente si gongola quando sente parlare di ESG, l’acronimo inglese di Environmental, Social and corporate Governance, che altro non vuol dire che la valutazione della coscienza collettiva di un’impresa per i fattori sociali e ambientali o, in altre parole, la misurazione della sostenibilità di un investimento.

Ma quando le persone scoprono che ESG fa rima anche con energia nucleare, l’idillio finisce bruscamente. Molte persone infatti, hanno un rifiuto quasi ideologico nell’accettare il fatto che il nucleare sia una delle fonti di energia a più bassa emissioni di CO2.

La nuova tecnologia nucleare: piccoli reattori nucleari modulari

Nel Regno Unito ne sono ben consapevoli e perciò stanno per abbracciare l’energia nucleare che gli consentirà di disporre nel futuro di un mix energetico pulito, economico ed affidabile. In questo contesto favorevole, la Rolls-Royce Holdings Plc ha raccolto 617 milioni di dollari per finanziare la prossima generazione di tecnologia nucleare a basso costo e basse emissioni di CO2.

Rolls-Royce Group, BNF Resources UK Limited ed Exelon Generation Limited svilupperanno piccoli reattori nucleari modulari (SMR) che consentiranno al paese di rispettare gli impegni di avere zero emissioni. Questi SMR saranno costruiti nel Regno Unito, ma potranno essere venduti a clienti di tutto il mondo.

Con l’incombente minaccia degli effetti del cambiamento climatico, Rolls-Royce crede che il programma SMR sia un modo per garantire al Regno Unito una tecnologia innovativa per disporre di energia pulita e competitiva per quanto riguarda i costi. Infatti, gli SMR sono una soluzione molto più economica rispetto alle grandi centrali nucleari che sono in uso da più di mezzo secolo.

Il Regno Unito ha le idee ben chiare su come raggiungere l’indipendenza energetica

L’energia nucleare sarà al centro della strategia britannica per raggiungere l’azzeramento delle emissioni di carbonio nei prossimi decenni. Il paese crede che una combinazione di energia nucleare tramite SMR, energie rinnovabili, tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio potrà soddisfare le proprie esigenze energetiche, rispettando i vincoli di zero emissioni.

Purtroppo, anche in questo settore determinante per il futuro energetico di un intero continente, l’Europa si mostra lenta, indecisa e senza una strategia comune. Al contrario, il Regno Unito ha intrapreso con coraggio e rapidità una nuova strada per raggiungere l’indipendenza energetica. Possiamo solo sperare che l’Unione Europea si accodi il prima possibile.

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