La scomoda e cruda verità sulla crisi energetica dell’Unione Europea

Da quando i prezzi del gas in Europa hanno iniziato a salire drammaticamente, il gas naturale è diventato improvvisamente importante.

Se l’Europa non agisce rapidamente sul fronte del gas naturale, questo inverno rischia di trasformarsi in un incubo.

Il mese scorso i prezzi del gas hanno iniziato a salire sempre più velocemente, proprio alla vigilia dell’inverno. Così l’Europa ha scoperto che il gas naturale è tremendamente importante. Meglio tardi che mai, direbbe qualcuno.

A Bruxelles non potevano fare un errore più grande

Ma la cosa disdicevole è che nessuno ha mai detto alle persone che le politiche di transizione verso l’energia pulita avrebbero portato esattamente a questo punto, con prezzi dell’energia altissimi.

Il gas è stato escluso dall’elenco delle fonti di energia a basse emissioni di CO2 e riecheggiano ancora le parole del capo della transizione verde dell’Unione Europea (UE), Frans Timmermans, quando affermava che non c’era posto per il gas naturale nella transizione verde. Oggi, la realtà mostra che Timmermans e i suoi colleghi burocrati di Bruxelles non avrebbero potuto fare un errore più grande.

Come ha detto a Bloomberg l’Amministratore Delegato di SNAM, “puoi sopravvivere una settimana senza elettricità, ma non puoi sopravvivere senza gas“.

Facile ed economica: la grande bugia sull’energia verde

La UE, ma anche tutti gli altri paesi con un’agenda verde, presume che l’unica strada per un futuro energetico più pulito sia attraverso l’elettrificazione totale. Mentendo, viene detto che il passaggio sarà facile ed economico.

Per anni l’Europa ha chiuso le centrali a carbone e costruito parchi solari ed eolici, nel tentativo di diventare il continente più verde della Terra e guidare la transizione energetica per ridurre le emissioni di anidride carbonica che portano a dannosi cambiamenti climatici del pianeta. Inoltre, sono stati falcidiati gli investimenti nella produzione di petrolio e gas.

Si tratta di una scelta politica, condivisibile o meno, che però non è stata spiegata, ne tantomeno compresa, in tutti i suoi aspetti più importanti. Soprattutto, i cittadini sono stati ingozzati di tante belle parole verdi senza una seria informazione dei costi e delle conseguenze. Adesso, è arrivata la prima rata del conto da pagare per la festa verde della UE.

Scelte affrettate e da incoscienti

La crisi energetica europea sta mostrando in modo inequivocabile che l’energia eolica e solare non si comportano alla pari di carbone, petrolio o gas. Era stupido aspettarselo visto che non possono farlo, dipendendo dalle condizioni atmosferiche. Ma la cosa più stupida e incosciente è di avere demonizzato e abbandonato combustibili che hanno svolto un ruolo essenziale nel progresso della civiltà, senza assicurarsi di avere un’alternativa che potesse funzionare alla pari. O, quanto meno, si sarebbe dovuto mettere in conto che le energie rinnovabili avrebbero comportato radicali e dolorosi cambiamenti nelle abitudini energetiche di tutti.

Si può vivere anche senza gas, senza carbone, senza nucleare, senza petrolio, aspettando che il vento soffi e che ci sia il sole per riscaldare la casa o per avere l’energia elettrica per far funzionare una fabbrica. Basta esserne coscienti, consapevoli dei benefici e dei costi, altrimenti si tratta di una scelta affrettata o, per meglio dire, da incoscienti.

Un argomento scomodo, di cui nessuno vuole parlare

L’energia solare ed eolica sono un’ottima fonte di energia e, soprattutto, sono pulite. Ma, purtroppo, non sono ancora affidabili ne economiche. Comunque, non generano energia in modo continuo e non sono in grado di sostituire la capacità energetica degli impianti a carbone e nucleari che sono stati chiusi. Purtroppo, nessuno ne parla perché è una cosa scomoda da dire, soprattutto dopo aver speso montagne di soldi (e ancor più ne verranno spesi) per le rinnovabili.

Se non verranno riviste le politiche energetiche tenendo conto della realtà e non dei sogni, scopriremo presto che il nuovo mondo verde è fatto di blackout, carenza sistematica di energia e bollette molto, ma molto salate.

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