Quando le cose si mettono male, è un errore pensare che non possano andare peggio. Come nel caso della crisi energetica europea dove, oltre agli enormi problemi che stanno creando i prezzi elevati del gas naturale, si sono aggiunti problemi alla produzione nucleare in Francia.
Non resta che pregare che l’inverno non sia troppo freddo
Così come stanno oggi le cose, non ci rimane che pregare per un inverno più mite.
La scorsa settimana, l’EDF (Electricité De France), l’equivalente francese della nostra ENEL, ha fermato due centrali nucleari dopo aver riscontrato un guasto durante la manutenzione ordinaria. Perciò, sono 4 le centrali nucleari attualmente fuori servizio, che rappresentano il 13% dell’attuale disponibilità di energia in Francia. Ma il paese è anche uno dei principali esportatori di elettricità nei paesi vicini.
L’elettricità dei nostri cugini francesi viene generata per la maggior parte dall’energia nucleare (oltre il 70%). Inoltre, senza una parte delle esportazioni francesi di elettricità, alcuni paesi dell’Europa nordoccidentale potrebbero soffrire di gravi limitazioni alle forniture di energia. Per quanto riguarda l’Italia, importiamo storicamente dalla Francia circa il 5% nel nostro fabbisogno, ma nel 2020 la percentuale si è ridotta di un terzo.
Bollette alle stelle e blackout continui?
Purtroppo, l’interruzione delle centrali nucleari francesi arriva proprio mentre le temperature in Europa hanno iniziato a scendere e nel mezzo della crisi del gas naturale, con i siti di stoccaggio di gas ai livelli più bassi in un decennio. Come evidenzia Bloomberg, se il clima di questo inverno sarà più freddo del solito, le bollette dell’energia andranno alle stelle, con la possibilità di blackout continui.
Secondo COR-e, società specializzata nei mercati energetici, se la media delle temperature invernali sarà inferiore di 2 o 3 gradi rispetto al normale, l’Europa sarà in guai molto seri.
Cosa vuol dire guai molto seri? Nel caso migliore significa che i costi delle bollette saranno altissimi ma, nel caso peggiore, ci saranno interruzioni nelle forniture di energia nelle abitazioni e nelle aziende. Le conseguenze sono facilmente immaginabili per la vita quotidiana delle persone, senza dimenticare che molte aziende potrebbero essere costrette a cessare l’attività a causa di costi energetici insostenibili.
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