Ricetta UE anti-crisi? Strapagare il GNL e distruggere la domanda
L’Europa sta importando livelli record di gas naturale liquefatto nel tentativo di svezzarsi dall’energia russa e sopravvivere a quest’inverno.
L’Europa sta importando livelli record di gas naturale liquefatto nel tentativo di svezzarsi dall’energia russa e sopravvivere a quest’inverno.
L’Europa dovrà far fronte alla crisi del gas e alla deindustrializzazione fuori controllo almeno fino al 2025.
Molti esperti continuano a dire che imporre un tetto al petrolio russo potrebbe avere effetti deleteri anche per i paesi occidentali.
La proprietà cinese della British Steel chiede un massiccio pacchetto di salvataggio al governo inglese per non chiudere e lasciare a casa migliaia di lavoratori.
Un’azienda che andava male anche quando tutti facevano profitti, poteva forse sottrarsi dal chiedere soldi allo Stato per pagare le bollette durante una crisi energetica globale?
La guerra in Ucraina sta facendo aumentare a dismisura i costi energetici in Europa. Negli Stati Uniti, invece, i prezzi sono relativamente stabili ed esistono incentivi per l’energia verde che stanno attirando molte aziende.
Il drammatico aumento dei prezzi dell’energia ha costretto le aziende di riciclo europee a ridurre o sospendere completamente la produzione.
La Commissione Europea ha presentato un piano di emergenza per la crisi energetica. Il piano include una nuova tassa e un quadro sul tetto massimo dei prezzi dell’energia.
14 stabilimenti europei hanno sospeso o intendono sospendere la produzione di acciaio. Nel frattempo, arriva il supplemento-energia per i prezzi dei prodotti finiti.
Alcuni esperti avvertono che le soluzioni che Bruxelles sta escogitando per far fronte alla crisi energetica sono paragonabili ad uno schema Ponzi su grande scala.
Secondo Verisk Maplecroft, società specializzata nella valutazione dei rischi, l’Europa sta affrontando un aumento senza precedenti del rischio di disordini civili a causa dell’aumento dell’inflazione e dei costi energetici.
ArcelorMittal chiuderà un altoforno tedesco mentre i prezzi del gas salgono. Nel frattempo, gli stabilimenti di acciaio inossidabile stanno chiudendo in tutta Europa.
La Bulgaria si prepara a riprendere l’acquisto di gas naturale dalla russa Gazprom. Secondo il governo bulgaro è un passo inevitabile, in quanto non ci sono alternative.
Il Venezuela ha appena interrotto le spedizioni di petrolio per l’Unione Europea. Per riprenderle chiede combustibili raffinati in cambio di greggio.
I prezzi del gas sono arrivati a 300 euro per megawattora. Nel frattempo, le contraddizioni e i paradossi in seno all’Europa diventano sempre più evidenti.
L’inflazione energetica in Germania è molto più drammatica che altrove. Il sistema industriale tedesco dovrà ripensare completamente la produzione in Europa.
La storia lontana e recente ci ha insegnato che il controllo dei prezzi non funziona. Inoltre, è l’anticamera per il razionamento dei beni.
Il prezzo del gas ha aperto la giornata del 16 agosto a 230 euro/MWh, mentre anche i traders si dichiarano sbalorditi.
Secondo il britannico Daily Express, le sanzioni occidentali contro la Russia stanno spingendo l’Europa al suicidio.
Gli esperti hanno avvertito che ci sono alte probabilità di un crollo energetico in Polonia dopo che il governo ha vietato le importazioni di carbone dalla Russia.
In Slovacchia l’unico produttore di alluminio chiude la produzione e licenzia centinaia di lavoratori. La chiusura potrebbe essere definitiva.
L’Italia, insieme all’Europa, non ha mai dato priorità alla sicurezza energetica e ora si trova nei guai. I prezzi altissimi per l’energia che stiamo pagando sono il frutto di scelte politiche fatte con superficialità, incompetenza e totale incoscienza.
A causa della crisi energetica, in Germania verranno aperti punti di riscaldamento pubblici per affrontare il prossimo inverno.
Le sanzioni anti-russe stanno danneggiando l’economia dell’Unione Europea e il dominio globale degli Stati Uniti.
I politici europei stanno cominciando a preparare la popolazione per un inverno doloroso. Ecco quello che ci attende e quali sono gli scenari peggiori…
I metalli svolgeranno un ruolo fondamentale nella transizione verso l’energia verde. Ma investimenti e nuove strutture per arrivare all’indipendenza energetica, rischiano di fallire per la carenza di metalli.
In questo periodo di ristrutturazione del sistema finanziario globale, molte banche centrali dei paesi in via di sviluppo stanno aumentando le proprie riserve auree.
Le sanzioni dell’Unione Europea contro il petrolio russo, proprio mentre la domanda è destinata a salire, potrebbero causare uno shock economico che ci trascina in condizioni che non si vedevano dagli anni ’80.
Europa e Stati Uniti hanno messo in campo una serie di sanzioni senza precedenti per distruggere l’economia russa, ma senza successo. Il rublo è crollato di quasi il 50% subito dopo le sanzioni ma da allora è tornato ai livelli prebellici.
L’Europa continua a ricevere le stesse quantità di gas dalla Russia dopo le interruzioni delle forniture a Bulgaria e Polonia. Semplicemente, lo redistribuisce…