Le previsioni più sorprendenti e improbabili (ma possibili) del 2023

Se siete pronti ad immaginare l’inimmaginabile, ecco le previsioni di Saxo su quello che potrebbe accadere nel 2023.

Anche i professionisti degli investimenti non si concentrano soltanto sulle previsioni conservative, influenzate più dal presente che dal futuro, ma cercano di immaginare eventi improbabili ma sottovalutati, che potrebbero però mandare a gambe all’aria i mercati finanziari e le credenze più consolidate.

Si tratta di un esercizio intellettuale che cerca di scandagliare tutto l’orizzonte delle possibilità, anche quelle meno probabili nella certezza che, come la storia insegna, occasionalmente accade proprio quello che quasi nessuno aveva previsto.

A farlo per il 2023 è Saxo, specialista del trading e degli investimenti online, che ha formulato quelle che ha battezzato come Outrageous Predictions, previsioni oltraggiose, improbabili ma possibili e, soprattutto, dirompenti se nel prossimo anno si dovessero avverare.

💣

I miliardari più ricchi creano un mega-progetto per arrivare a nuove soluzioni energetiche

I più grandi miliardari nel settore delle tecnologie perderanno la pazienza circa la mancanza di progressi nella ricerca di soluzioni energetiche efficaci. Perciò si coalizzeranno e daranno vita ad una specie di progetto Manhattan (quello che portò all’invenzione della prima bomba atomica) con l’obiettivo di raccogliere oltre mille miliardi di dollari da investire in soluzioni energetiche.

💣

Il presidente francese Macron si dimette

Le elezioni francesi di quest’anno hanno visto il partito del presidente Emmanuel Macron e i suoi alleati perdere la maggioranza assoluta in Parlamento. Nell’impossibilità di governare senza ricorrere in continuazione a decreti straordinari, Macron si dimetterà seguendo l’esempio di Charles de Gaulle nel 1946 e nel 1969. Le dimissioni di Macron apriranno le porte dell’Eliseo alla leader di estrema destra Marine Le Pen.

💣

I prezzi dell’oro salgono a 3.000 dollari mentre le banche centrali non riescono a ridurre l’inflazione

Dopo un frustrante 2022 per gli investitori che avevano creduto che l’oro potesse rivalutarsi a causa di un inflazione record, il nuovo anno spinge l’oro in alto grazie ad un contesto geopolitico dove prevale un’economia di guerra basata sull’autosufficienza e sulla riduzione al minimo delle riserve valutarie estere. Inoltre, aumenta la liquidità globale mentre i responsabili politici tentano di evitare una debacle nei mercati del debito e la recessione globale prende piede.

💣

L’Unione Europea si arma con un suo esercito

I membri della UE decidono di istituire le proprie forze armate prima della data stabilita del 2028, con una spesa da 10 trilioni di euro (l’arretrato di oltre 20 anni). Per finanziare le nuove forze armate della UE, vengono emesse obbligazioni da finanziare in base al PIL di ciascun paese membro. Ciò aumenta drasticamente il debito sovrano europeo.

💣

Un primo paese comincia a vietare la produzione di carne

Nella corsa verso le zero emissioni nette, qualcuno in Europa decide per una politica climatica più aggressiva che porta prima a tassare pesantemente e poi a vietare completamente la produzione di carne.

💣

Il Regno Unito tiene un referendum per la UnBrexit

La popolarità dei conservatori britannici cade ai minimi a causa di una schiacciante recessione, con la disoccupazione alle stelle e il deficit statale in aumento mentre le entrate fiscali si prosciugano. In mezzo alla rovina economica, prende piede l’idea che una UnBrexit (cioè ritorno nella UE) possa essere la soluzione migliore.

💣

Arrivano i controlli sui prezzi per combattere l’inflazione

Vengono introdotti diffusi controlli sui prezzi per limitare l’inflazione ufficiale visto che la globalizzazione sta funzionando al contrario e il problema del fabbisogno energetico a lungo termine rimane irrisolto. D’altronde, tutte le guerre hanno portato al controllo dei prezzi e al razionamento dei beni. In un’economia di guerra la mano del governo si allunga ovunque senza pietà, dal momento che i politici credono che l’aumento dei prezzi sia in qualche modo un fallimento del mercato e, quindi, sia necessario un maggiore intervento statale. Ma il risultato sarà lo stesso di quasi tutte le politiche statali, secondo la legge delle conseguenze impreviste. Controllare i prezzi senza risolvere il problema di fondo non solo genererà più inflazione, ma rischierà anche di lacerare il tessuto sociale attraverso il declino degli standard di vita dovuto ai disincentivi alla produzione e alla cattiva allocazione delle risorse e degli investimenti.

💣

OPEC+, Cina e India escono dal Fondo Monetario Internazionale (FMI)

In seguito allo strapotere del dollaro aiutato dal governo americano, alcuni paesi si allontanano dal dollaro e dal FMI per sfuggire a come gli Stati Uniti sfruttano il proprio potere nel sistema monetario internazionale.

💣

Il Giappone fissa a 200 il rapporto dollaro/yen per sistemare il proprio sistema finanziario

L’inasprimento della politica della Federal Reserve americana (FED) mette sotto pressione il sistema finanziario giapponese che entra in crisi di liquidità. La Banca Centrale giapponese (BOJ) svaluta lo yen a 200 contro il dollaro per consentire un ripristino del sistema finanziario. Cancella tutti i suoi titoli di debito con la stampa di nuovo denaro nell’arco dei prossimi 18 mesi.

💣

Il divieto dei paradisi fiscali uccide il private equity

Dopo la lista nera della UE dei paradisi fiscali (2016), che identifica i paesi o le giurisdizioni considerati non cooperativi, l’OCSE emette un divieto totale sui più grandi paradisi fiscali del mondo. Le nuove regole sulla tassazione degli interessi sconvolgono l’intero settore del private equity e del capitale di rischio, facendo collassare tutto il settore.

METALLIRARI.COM © ALL RIGHTS RESERVED