Quanto costa il green? Il caso di Tata Steel e di 3mila licenziamenti

Il prezzo per diventare green? Salvata l’acciaieria inglese di Port Talbot, ma persi 3mila posti di lavoro.

La più grande acciaieria della Gran Bretagna è stata salvata questa settimana dalla chiusura definitiva, dopo un accordo di salvataggio da 500 milioni di sterline da parte del governo britannico. Tuttavia, una delle conseguenze negative sarà la perdita di circa 3.000 posti di lavoro.

L’acciaieria è quella di Port Talbot (in Galles), di proprietà della multinazionale Tata Steel. Il gruppo indiano investirà a sua volta 750 milioni di sterline per passare dall’energia a carbone ad un’alternativa più verde.

Il passaggio all’energia verde porta ai licenziamenti dei lavoratori?

Secondo i sindacati inglesi, si tratta di un esempio di come il passaggio all’energia verde porta al licenziamento dei lavoratori. Invece, secondo il governo britannico, sono stati salvati migliaia di posti di lavoro poiché Tata Steel dà lavoro a 8.000 lavoratori nel Regno Unito (4.000 dei quali a Port Talbot) e senza il salvataggio sarebbero stati tutti a rischio.

Il denaro del governo e di Tata Steel servirà a sostituire gli altiforni a carbone con un’alternativa elettrica. Si prevede che l’investimento a Port Talbot ridurrà le emissioni di carbonio dell’intero Regno Unito dell’1,5%.

Dubbi e interrogativi sui costi reali della transizione verde

Naturalmente, anche questo caso solleva numerosi interrogativi sul costo reale della transizione verde, sia in termini di sussidi pagati dai contribuenti e sia per l’entità della perdita di posti di lavoro. I sindacati non hanno dubbi: “Ancora una volta, abbiamo leader che parlano della fantasia di una transizione giusta mentre l’amara realtà per i lavoratori è che verranno licenziati“. I sindacati credono che ci saranno conseguenze devastanti per l’intera comunità di Port Talbot.

Per la UK Steel, l’associazione di categoria dell’industria siderurgica britannica, l’operazione di salvataggio è stata invece un atto importante per il settore, ma ha esortato il governo a sostenere l’industria utilizzando più acciaio britannico.

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