Fino alla fine del 2028 le aziende svizzere produttrici di acciaio e alluminio potranno beneficiare di aiuti di stato, con effetto retroattivo.
Secondo swissinfo.ch, acciaierie e fonderie beneficeranno di uno sconto sulle tariffe di utilizzo della rete elettrica. Le tariffe saranno ridotte del 50% nel primo anno, del 37,5% nel secondo, del 25% nel terzo e del 12,5% nel quarto. I costi per il governo saranno di circa 37 milioni di franche svizzeri.
Come in tutto il resto d’Europa anche in Svizzera gli alti costi dell’elettricità e le tariffe di rete degli ultimi anni sono stati la causa principale della crisi della siderurgia e della metallurgia del paese, come nel caso della Swiss Steel e della Stahl Gerlafingen.
Nonostante la situazione disastrosa delle acciaierie svizzere, la nuova misura del governo non ha creato grande clamore mediatico e potrebbe non essere accolta a braccia aperte dalle aziende interessate che, per beneficiarne, dovrebbero impegnarsi a presentare un piano per la conservazione sostenibile dei siti produttivi e dei posti di lavoro.
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