Divieto immediato per gallio, germanio e antimonio dalla Cina verso gli USA
La Cina vieta da subito le esportazioni di gallio, germanio e antimonio negli Stati Uniti, in risposta alle nuove restrizioni commerciali dell’uscente Biden.
La Cina vieta da subito le esportazioni di gallio, germanio e antimonio negli Stati Uniti, in risposta alle nuove restrizioni commerciali dell’uscente Biden.
La Cina, principale consumatore mondiale di rame, sta espandendo la sua produzione di metallo raffinato, prevista per raggiungere circa metà …
Gli investimenti diretti dei paesi dell’Unione Europea (UE) nell’economia cinese hanno raggiunto il record trimestrale di 3,6 miliardi di euro, …
I prezzi del minerale di ferro registrano il più forte aumento giornaliero in oltre un anno grazie ai nuovi stimoli economici del governo cinese.
La Cina va verso ulteriori inasprimenti delle restrizioni per le esportazioni di antimonio e tungsteno, due metalli critici anche per il sistema militare occidentale.
Le enormi scorte di materie prime della Cina mettono in luce tutta la gravità dei problemi economici che affliggono il paese.
China Baowu Steel Group (un’azienda che produce circa il 7% dell’acciaio mondiale) ha messo in guardia contro una grave crisi siderurgica in Cina, con ripercussioni sull’industria globale.
La banca centrale cinese aggiunge altro oro alle sue riserve per il diciottesimo mese consecutivo, nonostante prezzi molto alti.
I porti del Belgio di Anversa e di Zeebrugge sono strapieni di autoveicoli elettrici cinesi che non si riescono a vendere.
La Cina è al centro del boom del mercato dell’oro che, secondo gli analisti, poggia su solide basi. La domanda è attesa in ulteriore crescita.
Il più grande produttore mondiale di alluminio ritiene ci siano rischi relativamente elevati nell’approvvigionamento di materie prime (bauxite soprattutto) in Guinea.
La siderurgia è soltanto uno dei fronti aperti del conflitto commerciale emergente tra Cina e paesi Occidentali. Nel frattempo, l’eccesso produttivo di acciaio si sta aggravando…
Le auto elettriche saranno una grande opportunità o una grave minaccia per il settore dell’alluminio europeo?
Un nuovo minerale (niobobaotite) scoperto nella Mongolia Interna contiene niobio, un metallo raro che potrebbe rivoluzionare la tecnologia delle batterie.
La scarsa domanda ha avuto un impatto negativo sui prezzi dell’alluminio e sugli utili aziendali. Ma adesso che la produzione in Cina verrà tagliata, le prospettive cambiano, anche per l’Europa.
Il più grande produttore ed esportatore mondiale di grafite, ha deciso di ridurre le esportazioni del materiale per batterie.
La frenata dell’economia della Cina ha spinto qualcuno a ipotizzare un crollo dei prezzi delle materie prime. Anche se non ci saranno crolli catastrofici, dovremo comunque abituarci ad un contesto economico cinese che non spingerà sempre i prezzi dei metalli verso l’alto.
Negli ultimi dieci anni, la Cina ha registrato un aumento delle vendite di veicoli elettrici a batteria da circa 10.000 nel 2012 a 4,4 milioni nel 2022.
La Cina domina la produzione di nichel indonesiano per le batterie dei veicoli elettrici, controllando di fatto una delle più importanti catene di approvvigionamento per la transizione energetica. Ecco come ha fatto…
Il super-ciclo dei metalli trainato dalla Cina sembra sia giunto al termine. Lo dice Jefferies, importante banca d’investimento americana.
I prezzi dell’alluminio sono migliorati grazie alle previsioni che le scorte di pani primari in Cina diminuiranno.
Mentre il sistema industriale in Cina sta attraversando un momento difficile, si spera che il settore delle infrastrutture possa presto rinvigorire la domanda di acciaio.
Un gruppo di aziende tecnologiche cinesi sta lavorando per produrre in serie i primi microchip di grafene al mondo entro il 2025.
L’impero del principale magnate cinese del rame sta traballando e le banche hanno cominciato a prendere le distanze dal settore dei metalli. Gli effetti a catena potrebbero essere avvertiti in tutto il mondo.
I lockdown stanno dilagando nelle principali metropoli cinesi, suscitando nuove preoccupazioni per la produzione manifatturiera della seconda economia più grande del mondo.
Ecco quali sono i metalli che guadagneranno di più dall’allentamento dei blocchi pandemici cinesi. Ma, attenzione, gli esperti pensano che il COVID-19 sia tutt’altro che sconfitto in Cina…
I piani espansivi della Cina per l’approvvigionamento di metalli e materiali critici a livello globale hanno avuto successo.
La Cina sta investendo molto sul suo sistema educativo e per gli stranieri con i titoli è possibile trovare lavoro come insegnanti di inglese.
La ricchezza dei miliardari cinesi più ricchi è cresciuta come in nessuna altra parte del mondo, nonostante (o per merito?) della pandemia.
Le buone performance dei prezzi dei metalli industriali sono in gran parte dovuti alla sorprendente ripresa economica cinese.