È la Cina il precursore globale dei veicoli elettrici a batteria (BEV). Infatti, negli ultimi dieci anni, le vendite annuali di auto completamente elettriche nel paese sono aumentate da circa 10.000 (anno 2012) a 4,4 milioni (anno 2022).
Al primo posta la Cina, al secondo gli Stati Uniti
Dietro alla Cina, nella corsa globale ai veicoli elettrici per ridurre la produzione di CO2 nei trasporti, ci sono gli Stati Uniti, la Germania, il Regno Unito e la Francia.
In particolare, la Germania ha fatto enormi progressi in questo settore, immatricolando circa mezzo milione di nuove auto completamente elettriche nel 2022 (dai 25.000 del 2012).
Ma, tornando alla Cina, lascia stupefatti quanto rapidamente siano cresciute le vendite annuali di auto elettriche che, in termini percentuali, hanno registrato un +44.000% dal 2012 al 2022 (dati Statista). La mobilità elettrica è soltanto una parte degli sforzi cinesi nel settore energetico. Il paese dovrebbe raggiungere i suoi obiettivi nella produzione di energia tramite eolico e solare cinque anni prima del previsto e produrrà 1.200 gigawatt attraverso le suddette energie rinnovabili entro il 2025. L’energia rinnovabile rappresenta il 45% della capacità energetica totale della Cina (2022), rispetto al 26% nel 2011.
Ma solo il 19% delle vendite sono elettriche in Cina e molto meno negli altri paesi
L’anno scorso, le vendite totali di autovetture in Cina sono state pari a 23,6 milioni, il che significa che solo il 19% circa delle auto nuove sono BEV. Certamente meglio del secondo mercato più grande, gli Stati Uniti, dove sono stati venduti 13,8 milioni di veicoli (inclusi gli autocarri leggeri, molto popolari tra gli americani), di cui soltanto il 6% erano BEV.
La Germania, il Regno Unito e la Francia hanno invece quote di mercato BEV di auto nuove vendute che vanno dal 13% al 18%.
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