La Cina punta sui chip al grafene per arrivare al primato tecnologico

Un gruppo di aziende tecnologiche cinesi sta lavorando per produrre in serie i primi microchip di grafene al mondo entro il 2025.

Le recenti sanzioni americane contro la Cina che riguardano i microchip, hanno messo il gigante asiatico in un angolo. Pechino è nettamente indietro nella corsa globale ai chip e, di conseguenza, si sta buttando sull’innovazione più spinta: i microchip in grafene.

3 anni alla produzione di microchip al grafene?

Secondo gli scienziati cinesi, mancano solo tre anni alla produzione di microchip in grafene rivoluzionari che potrebbero dare un importante primato tecnologico al paese. Attualmente, tutti i microchip del mondo sono realizzati in silicio, ma quelli in grafene offrirebbe prestazioni dieci volte migliori e sarebbero 100 volte più piccoli.

La tecnologia dei chip ha scatenato una corsa per il primato tra i paesi occidentali e la Cina. Gli Stati Uniti si tengono stretti Taiwan, Giappone e Corea del Sud (noti come chip 4 group), per migliorare ulteriormente la tecnologia e la produzione dei chip. Quest’anno, la Taiwan Semiconductor Manufacturing Company Limited, che produce il 95% dei chip più avanzati al mondo, costruirà un nuovo stabilimento nello stato americano dell’Arizona.

Aziende cinese all’età della pietra per i microchip

Per la Cina, l’opzione del grafene sembra essere l’unica possibilità per salvare la sua industria dei microchip e sperare di raggiungere la tecnologia occidentale. Infatti, non può più utilizzare hardware statunitense dopo che gli è stato impedito di acquistare microchip prodotti con tecnologia americana senza una licenza di esportazione, molto difficile da ottenere. Inoltre, i brevetti statunitensi impediscono alla Cina di duplicare le combinazioni di materiali utilizzate nella produzione di chip statunitensi e ai cittadini americani è vietato lavorare con aziende cinesi di microchip.

Come ha scritto il Financial Times, “le aziende cinesi stanno sostanzialmente tornando all’età della pietra“. Di fatto, la Cina deve esplorare il grafene e altri materiali per microchip per trovare un modo per aggirare le sanzioni statunitensi.

Tuttavia, non va dimenticato che molti progressi tecnologici sono stati ottenuti in condizioni difficili e quando le motivazioni erano molto forti. Proprio la situazione in cui si trova la Cina nel settore dei microchip e che potrebbe far nascere nuovi chip in tempi più rapidi di quanto si potesse pensare.

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