La leggenda di Antoni Jaczewski è realtà. Scoperto il tesoro dal valore inestimato

I cacciatori di tesori polacchi hanno scoperto il tesoro del leggendario avventuriero e profeta Antoni Jaczewski.

Dopo secoli si è rivelata vera una leggenda polacca che narrava di un mitico eremita, avventuriero e profeta, dagli straordinari poteri curativi contro la peste. Infatti, gli archeologi hanno trovato il tesoro di Antoni Jaczewski, un deposito di monete d’argento vecchie di 300 anni e nascosto nelle montagne della Polonia centro-meridionale.

A quel tempo (fine del XVII secolo e inizio del XVIII secolo), la Polonia era in guerra e una pestilenza si stava diffondendo in tutto il paese. La leggenda raccontava che un guaritore aveva convinto le persone dei suoi poteri curativi che aveva ricevuto dalla madre di Dio, che viveva con lui nel deserto. In cambio delle sue pratiche di guarigione i cittadini lo pagavano in monete d’oro e d’argento.

Un tesoro scoperto con il metal detector

Le autorità polacche non hanno ancora dichiarato la quantità esatta di quante monete siano state ritrovate ma, come hanno anticipato gli scopritori (un gruppo di esploratori con metal detector), si tratta di un numero ingente.

Anche se la scoperta risale al 2022, solo in questi giorni è stata resa pubblica dopo che gli esperti ne hanno potuto confermare l’origine, concludendo che il tesoro di Antoni Jaczewski è una storia vera e non solo una leggenda. Secondo la leggenda locale, Anthony Jachevskij convinse i polacchi dei suoi poteri curativi durante un’epidemia di peste. Viveva in un monastero sulle montagne e riceveva pellegrini (soprattutto da Kielce, una città vicino alla catena montuosa Jeleniowskie) promettendo la guarigione ai malati.

Miracoli in cambio di monete d’oro o d’argento

Accettava pagamenti per i suoi miracoli e alla fine fu catturato dalle autorità e dichiarato un falso profeta. Fuggì, ma fu catturato di nuovo nel 1712 e condannato alla prigione a vita.

Secondo gli scienziati, il tesoro ritrovato contiene vari oggetti di valore oltre alle numerose monete d’argento della fine del XVII e dell’inizio del XVIII secolo, come per esempio un ducato d’oro di Amburgo del 1648 che rappresenta l’immagine della Madonna con il bambino.

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